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Ciao Nemo,<br>grazie di quanto mi hai scritto ieri. Ti riporto qui sotto il testo che ho inviato poco fa ad Al Pereira in risposta alla sua risposta. Si tratta della mia opinione (motivata, spero sufficientemente e, anche solo un po', convincente) su che cosa si dovrebbe dire in normativa a proposito di quanto dibattuto sul tema in oggetto.</br>«Caro Al,</br>grazie per le tue delucidazioni sulle fonti dei testi dei libretti d'opera, chiare ed esaurienti. Non condivido invece appieno le conclusioni operative che ne trai. Da quanto tu stesso dici, i testi dei libretti vengono spesso manipolati, e lo sono stati anche dagli autori stessi, a seguito di situazioni contingenti (la maggior ''cantabilità'' da parte di un certo, famoso interprete del momento,ad esempio, ed altro). Lo stesso capita per gli spartiti, per i quali talvolta gli adattamenti sono addirittura stravolgenti. Quindi ne consegue, a mio avviso, che i cosiddetti ''originali'' talvolta non sono altro che una delle versioni dei testi abitualmente eseguiti. D'altro canto WQ è una enciclopedia aperta alla collaborazione di tutti, anche di chi non ha la tua competenza tecnica in materia: pretendere che si risalga sempre e comunque al libretto cosiddetto ''originale'' è di fatto impedire ai più la collaborazione in materia, né si può scrivere in norma di rivolgersi a te prima di redigere una nota bibliografica di questo tipo! Posso farlo volentieri io, Nemo (che mi legge in copia), ma alle migliaia di potenziali collaboratori non si può certo chiedere questo (né avresti forse tu il tempo materiale per rispondere). C'è poi da chiedersi se ne vale la pena. WQ è un'enciclopedia di citazioni scritte, non di suoni, e ciò che conta è la buona aderenza del testo della citazione all'argomento trattato (vedi le relative voci tematiche): se anche il testo diverge leggermente: un ''sempre'' in più, per altro messo addirittura dal compositore, per rimanere ad uno dei tuoi ottimi esempi, da quello considerato ''originale'' non mi pare poi una cosa così drammaticamente errata, soprattutto se il testo cantato oggi con una certa frequenza è proprio quello variato. Non credo che nessuna casa discografica seria pensi mai di modificare: ''Oh che gelida manina, se la lasci riscaldar …'' in ''Oh che fetido piedino, se lo porti via a lavar …'', tanto per esagerare il concetto. D'altra parte, come ho già detto a Nemo ieri, anche in letteratura vi sono testi pubblicati da fior di case editrici, soprattutto opere famose e non modernissime, che divergono leggermente fra loro e nessuno se ne lamenta. Infine, sei così sicuro che i libri che trattano di libretti (scusa il bisticcio di parole) siano poi così tanto più attendibili, in fatto di aderenza all'originale, di quanto lo siano gli allegati ai CD? Arrivando al concreto, cioè a ciò che converrebbe dire in normativa, penso che sia meglio accettare ufficialmente in bibliografia il riferimento ad un CD (purché naturalmente sia preciso in termini di Casa Editrice, edizione, e quant'altro si richiede ai testi scritti, inclusa la dizione che si tratta di un testo allegato ad un CD) che nessun riferimento bibliografico: così almeno, quando chi conosce bene la materia come te ci capita su, sa subito che conviene controllare su altre fonti, avendone la possibilità. La cancellazione ''sic et simpliciter'' del riferimento bibliografico non risolve nulla e se eliminiamo tutte le citazioni i cui riferimenti non sono a prova di bomba, come si suol dire, temo che di WQ rimanga ben poco. Questo è il mio pensiero, a voi l'eventuale replica. Grazie per l'attenzione, scusami per la lungaggine e cari saluti».
Questo è quanto. Ciao e buon lavoro.--[[Utente:Carlosavio|Carlosavio]] 12:19, 6 nov 2007 (CET)
 
:::Bene la soluzione di Nemo, salvo che gli opuscoli dei CD non vanno mai messi in bibliografia salvo screditare il progetto. Mi pare che siamo molto indietro se ancora si discute su cose come queste.
::Riguardo alla tua replica, forse le mie delucidazioni non sono state chiare. I testi non vengono affatto manipolati per le esigenze di un dato cantante (a volte lo sono state le note, purtroppo,... ma questo è un altro discorso), e inoltre libretto e spartito originali non sono affatto due dei tanti "testi abitualmente eseguiti". Il testo eseguito è infatti quello dello spartito, mentre il testo firmato dal poeta è quello del libretto. Casi eccezionali riguardano modifiche operate dalla censura, per cui il libretto a stampa diverge dall'originale: è noto ad esempio che nel ''Rigoletto'' la richiesta del Duca di Mantova a Sparafucile fu modificata da ''Tua sorella e del vino'' a ''Una stanza e del vino''. Ma siamo lontani dall'occuparci di questi dettagli filologici, qui basterebbe riportare il testo correttamente (siamo su wiki-quote, quindi la correttezza della citazione è particolarmente importante), come è pubblicato nei libretti e/o negli spartiti. Ho già dato la mia disponibilità a riguardo e trovarmi su wikipedia è molto facile. Ciao --[[Utente:Al Pereira|Al Pereira]] 14:28, 6 nov 2007 (CET)
 
==Ashley Montagu (La naturale superiorità delle donne==