Théophile Gautier: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
Ti lagni, caro amico, della scarsa frequenza delle mie lettere. - Che vuoi che ti scriva, se non che sto bene e che ho sempre il medesimo affetto per te? - Son cose che sai benissimo, e così naturali alla mia età, e con le belle doti che tu possiedi, ch'è quasi ridicolo far percorrere cento leghe a un miserabile foglio di carta per non dire niente di più. - Ho un bel ricercare: non ho nulla che valga la pena d'ssere riferito: - la mia vita è la più uniforme del mondo, e nulla viene a interromperne la monotonia. Oggi porta con sé domani, come ieri aveva portato oggi; e senza aver pretesa d'esser profeta, posso audacemente predire al mattino ciò che mi accadrà la sera.
===Citazioni===
*Può darsi che, non trovando nulla al mondo degno del mio amore, finisca con l'adorare me stesso, come il fu Narciso di egoistica memoria. (p. 37-38)
*[...] il vero paradiso non è in cielo, ma sulla bocca di una persona amata. (p. 51)
*Quando penso che sono nato da una madre così dolce e rassegnata, di gusti e di costumi così semplici, sono grandemente sorpreso di non averle fatto scoppiare il ventre mentre mi portava, (p.84)
*Tre cose mi piacciono: l'oro, il marmo e la porpora: magnificenza, solidità e colore. (p. 121)
*[...] molte nobili intelligenze sono costrette a prendere scientemente una strada che non è la loro, e a rasentare continuamente i propri dominî dai quali sono escluse; felici se potranno gettare un'occhiata furtiva al di là della siepe, e vedere dall'altra parte aprirsi al sole i bei fiori screziati ch'essi possiedono in seme e non possono seminare per mancanza di terreno. (p. 168)
 
{{NDR|Théophile Gautier, ''Madamigella di Maupin'' (''Mademoiselle de Maupin''), traduzione di Giovanni Marcellini, Sansoni Editore, Firenze 1965.}}