Igino Ugo Tarchetti: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Tarchetti.jpg|framed|right|Iginio Ugo Tarchetti]]
'''Iginio Ugo Tarchetti''' (1839 – 1869), scrittore italiano.
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*Io pensai a Clara, alle menzogne che le avevano guadagnato il mio cuore, all'inganno bassamente concepito e stoltamente svelato... Oh! sì, Fosca soltanto aveva meritato io mio amore, ella sola mi aveva amato, ella che aveva sfidato il ridicolo, il disprezzo, la collera; ella che aveva rinunziato al suo orgoglio di donna, domandando per pietà ciò che altre dànno per debolezza, per vanità o per vizio. (cap. XLVIII, p. 177)
 
===Excipit===
Non so se ci vedremo ancora, né quando (ci hanno sbalzati all'altro capo dell'Italia), ma se ciò avverrà spero che vi vedrò mutato. La vita, la gioventú, il cuore hanno i loro diritti; voi li avevate anche troppo sacrificati. Distaccatevi dal passato, gettatevi in questo grande avvenire che vi attende. La coscienza è codarda, essa si atterrisce spesso di mali che non commise, o che non potea non commettere. Una cieca fatalità dirige le azioni di tutti gli uomini; non date loro maggiore responsabilità di quella che vi assegnano i limiti ristrettissimi del vostro arbitrio.<br>Addio, mio buon amico, possiate essere felice, e non farvi rimprovero d'una sciagura di cui non siete stato che uno strumento.
 
==''Pensieri''==
===''L'[[amore]]''===
*I giovani che non si sono trovati per gran tempo al contatto della società, a cui lo studio e il ritiro hanno conservato qualche cosa di vergine nella loro natura, concepiscono raramente degli affetti colpevoli.
*Il dolore che accompagna il morire, il rimpianto che lo segue, il desiderio che lasciamo di noi morendo sembrano dirci che una sola cosa portiamo con noi dalla terra, l'amore.
*L'amore è [[Dio]], Dio è l'[[universo]], e l'universo è amore.
 
===''La [[donna]]''===
*A che scopo dolerci delle donne? Noi possiamo mostrare loro di conoscerle, di saperle apprezzare nel loro valore, di tenerle anche in ispregio; esse sono tuttavia ben certe che noi le ameremo sempre.
*Ciò che gli uomini amano ed ammirano sopratutto nella donna, senza saperlo, è la loro fatuità.
*Gli uomini portano una [[maschera]] - le donne due.
*Il legame più potente che ci unisce alla donna è quello della maternità.
*In molta parte delle donne la resistenza è [[vanità]], o mancanza d'opportunità, o artificio; prova evidente di ciò, che cedono quasi sempre alla sorpresa.
*L'essenza di tutti i libri, di tutte le tradizioni, di tutte le storie, si riduce a questo: una moglie che inganna il marito, un marito che inganna la moglie, o una moglie e un marito che si ingannano a vicenda.
*L'[[ingenuità]] nella donna è più pericolosa della [[malizia]].
*L'uomo può portare nei suoi affetti, nei suoi doveri, nelle sue azioni, molte forze che la natura non ha dato alla donna. Il difetto essenziale della donna è l'incompletazione, dell'uomo l'esuberanza.
*La [[bontà]] nella donna è debolezza, nell'uomo carattere; però più frequente in quella che in questo.
*Le donne hanno interesse a mostrarsi incapaci di sentire l'[[amicizia]]; mettono gli uomini nella necessità di non chieder loro che dell'amore.
*Le donne non annettono teoricamente alla loro virtù un atomo di quella importanza che vi annettono gli uomini semplici e coscienziosi. Esse conoscono meglio di noi il valore di ciò che danno. È difficile che un uomo onesto possa essere tanto ammirato e desiderato da esse come un libertino.
*La nostra società ha fatto della donna un puro strumento di piacere. Ogni donna non è considerata oggi mai che sotto questo punto di vista. Esse stesse mostrano di non considerarsi sotto un aspetto diverso. Non si pretende da esse nè ingegno, nè virtù, nè amicizia, non si chiede che dell'amore e del piacere. Apprezzamento triste e degradante che esse tuttavia non temono, o non comprendono.
*Le donne non hanno un carattere proprio finchè non amano; non hanno che un istinto provvidenziale di piegarsi, d'informarsi a quello dell'uomo. Per ciò esse sono quasi sempre quali gli uomini le fanno.
*Nelle religioni di tutti i paesi, nelle tradizioni di tutti i popoli la prima notizia che si ha della donna accenna ad una seduzione. Le tradizioni bibliche sono in ciò piene di molta sapienza. La prima donna si fa sedurre, la prima volta, dal più vile degli animali, da un rettile.
*Non vi è uomo sì abbietto, che non vi possa esser donna più abbietta di lui; non vi è uomo sì nobile, che non vi possa esser donna più nobile.
*Quasi tutti i grandi uomini non hanno sentito potentemente nè gli affetti, nè i vincoli della famiglia, perchè la loro mente e il loro cuore avevano di mira tutta quanta l'umanità. Cristo rispondeva a sua madre: «donna, che v'ha di comune tra me e te?»
*Tutti i mali della [[società]] dipendono da ciò, che si amano le donne o troppo o troppo poco.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==