William Gibson: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Quaro75 (discussione | contributi)
bibliografia
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
'''William Ford Gibson''' (1948 – vivente), scrittore canadese di origine statunitense.
 
* C'è una bambina che sta male nella mia casa. [...] Sento che il dado è stato gettato, per il suo vestito insanguinato. Molte sono le mani che scavano la sua fossa questa notte, e anche le tue. I nemici pregano per la tua morte, mercenario. Pregano fino a sudare. Le loro preghiere sono un fiume di febbre. (da ''Giù nel Cyberspazio'')
 
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
Line 9 ⟶ 8:
Attraverso questa corrente serale di facce ininfluenti, indistinte, in mezzo a frettolose scarpe nere, ombrelli chiusi e alla folla che scivola fusa come un unico organismo nel cuore soffocante della stazione, ecco farsi avanti Shinya Yamazaki, con il computer portatile stretto sotto braccio come la sacca d'uova di una specie marina poco nota ma di discreto successo biologico. <br />
Evolutosi per tener testa a sgomitate alle sproporzionate borse della spesa di Ginza e alle spietate valigette, Yamazaki e il suo piccolo fardello di informazioni scendono nelle profondità al neon. Verso un ramo tributario di quiete relativa, un corridoio piastrellato che mette in comunicazione due scale mobili parallele.
 
 
===''Aidoru''===
Line 15 ⟶ 13:
– Paragon-Asia Dataflow – disse Rydell, verso le quattro del mattino, mentre tutti e due se ne stavano seduti su un paio di vecchie poltrone. Le travi di cemento sul soffitto erano dipinte a mano in maniera da assomigliare vagamente a rovere biondo. Le poltrone, come tutto il resto dell'arredamento nella hall dello Chateau, erano talmente grandi che chiunque ci si sedesse sembrava fatto in miniatura.<br />
– Davvero? – chiese Laney, dando corda a Rydell, come se uno come lui fosse davvero in grado di procurargli un lavoro.
 
 
===''Neuromante''===
Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto. <br />
– Non è com'ero abituato. – Case lo senti dire da qualcuno, mentre si faceva largo tra la calca, a gomitate, per infilarsi nella porta dello Chat. – È come se all'improvviso il mio corpo fosse affamato di droga, affamato da morire. – Era la voce d'uno di quei disperati che pullulavano abitualmente in quei quartieri multiformi e caotici chiamati in gergo «Sprawl». Il Chatsubo era un bar per espatriati professionisti: potevate berci per un'intera settimana senza mai sentire due sole parole in giapponese.
 
 
 
===''Giù nel cyberspazio''===
Misero un segugio esplosivo sulle trcce di Turne a Nuov Delhi, sintonizzato sui suoi feromoni e sul colore dei capelli. Lo raggiunse in una strada chiamata Chandni Chauk, e si lanciò verso l BMW noleggiata, fra una selva di gambe nude e brune e ruote di tassì a pedale. Il nucleo er costituito d un chilogrammo di esogene ricristallizato e TNT in scaglie.<br/> Turner non lo vide arrivare. L'ultima cosa che vide dell'[[India]] fu la facciata rosa di un posto che si chiamava Khush-Oil Hotel.
 
 
 
 
===''Monna Lisa cyberpunk''===
Il fantasma era un dono d'addio di suo padre, portatole da un segretario vestito di nero nella sala delle partenze di Narita. <br/> Durante le prime due ore di volo verso [[Londra]], restò come dimenticato nella sua borsa. Era un oggetto liscio e scuro di forma allungata; un lato portava impresso l'onnipresente logo della Maas-Neotek, l'altro, invece, era curvo, per adattarsi al palmo della mano.
 
 
 
==[[Film]]==
Line 43 ⟶ 33:
*William Gibson, ''Giù nel cyberspazio'' (1986), traduzione di Delio Zinoni, Mondadori, 1994. ISBN 8804403683
*William Gibson, ''Monna Lisa cyberpunk'' (1988), traduzione di Marco Pensante, Mondadori, 1991.
 
 
== Altri progetti==
Line 51 ⟶ 40:
{{Pedia|American Acropolis|''American Acropolis''|}}
{{Pedia|Aidoru|''Aidoru''|}}
 
 
 
[[Categoria:Scrittori statunitensi|Gibson, William]]