Gaio Valerio Catullo: differenze tra le versioni

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{{quote|Il [[sole]] può tramontare e poi risorgere. Noi, invece, una volta che il nostro breve giorno si spegne, abbiamo davanti il sonno di una notte senza fine.|(da ''Carmina'', V ad Lesbiam, 4-6)|Soles occidere et redire possunt: nobis cum semel occidit breuis lux, nox est perpetua una dormienda.|lingua=La}}
{{quote|Donami mille [[bacio|baci]], poi altri cento, <br>poi altri mille, poi ancora altri cento, <br>poi di seguito mille, poi di nuovo altri cento. <br>Quando poi ne avremo dati migliaia, <br>confonderemo le somme, per non sapere, <br>e perché nessun malvagio ci invidi, <br>sapendo che esiste un numero cosí grande di baci.|(da ''Carmina'', V ad Lesbiam, 7-13)|Da mi basia mille, deinde centum, <br>dein mille altera, dein secunda centum <br>deinde usque altera mille, deinde centum; <br>dein, cum milia multa fecerimus <br>conturbabimus illa, ne sciamus, <br>aut nequis malus invidere possit, <br>cum tantum sciat esse basiorum.|lingua=La}}
{{quote|Misero Catullo, smetti di vaneggiare, e dai per perso quello che ben vedi perduto.|(da ''Carmina'', VIII ad se ipsum, 1-2)|Miser Catulle, desinas ineptire, et quod vides perisse peditumperditum ducas.|lingua=La}}
{{quote|Il poeta deve essere casto e pio; ma non v'è nessuna necessità che siano tali i suoi versi.|(da ''Carmina'', XVI ad Aurelium et Furium, 5-6)|Nam castum esse decet pium poetam ipsum, versiculos nihil necesse est.|lingua=La}}
{{quote|Nulla è più sciocco di un [[ridere]] da sciocchi.|(da ''Carmina'', XXXIX ad Egnatium, 16)|Risu inepto res ineptior nulla est.|lingua=La}}