Laurence Olivier: differenze tra le versioni

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==Dall'autobiografia "Confessions of an Actor"==
 
*"In fondo al cuore so soltanto di non capire bene quando recito e quando no o meglio, per essere ancora più sincero, quando mento e quando no. Perché, cosa è la recitazione se non menzogna e cosa è la buona recitazione se non menzogna convincente?<ref> Laurence Olivier, ''Confessioni di un peccatore'', Rizzoli, 1983, p. 15.</ref>"
*"Spesso la gente mi chiede quali sono i miei hobbies, cosa faccio per divertimento. Non riesco mai a pensare a nulla. Mi prendono dei grossi sensi di colpa all’idea di fare una vacanza; e mi sento molto a disagio se sto facendo qualcosa che non sia il mio lavoro. Il lavoro è vita per me, è l’unica ragione di vita; e in più ho anche la fede quasi religiosa che essere utili è tutto. Mi capita qualche volta di trovarmi a contatto con gente triste che mi chiede: ‘Per cosa vivo, quale è la mia ragione di vita?’. La risposta ‘Lavoro’ non va sempre bene. E allora rispondo prontamente, anche se un po’ sentenziosamente,: ‘Essere utili; se tu soltanto potessi credere in quest’ideale, se tutti potessero, allora nessuno, dalla regina alla più umile donna di fatica, avrebbe mai la sensazione di vivere per nulla’ <ref>Laurence Olivier, ''Confessioni di un peccatore'', Rizzoli, 1983, p. 31.</ref>"
 
"Spesso la gente mi chiede quali sono i miei hobbies, cosa faccio per divertimento. Non riesco mai a pensare a nulla. Mi prendono dei grossi sensi di colpa all’idea di fare una vacanza; e mi sento molto a disagio se sto facendo qualcosa che non sia il mio lavoro. Il lavoro è vita per me, è l’unica ragione di vita; e in più ho anche la fede quasi religiosa che essere utili è tutto. Mi capita qualche volta di trovarmi a contatto con gente triste che mi chiede: ‘Per cosa vivo, quale è la mia ragione di vita?’. La risposta ‘Lavoro’ non va sempre bene. E allora rispondo prontamente, anche se un po’ sentenziosamente,: ‘Essere utili; se tu soltanto potessi credere in quest’ideale, se tutti potessero, allora nessuno, dalla regina alla più umile donna di fatica, avrebbe mai la sensazione di vivere per nulla’ <ref>Laurence Olivier, ''Confessioni di un peccatore'', Rizzoli, 1983, p. 31.</ref>"
 
==Senza fonte==