Creazione (teologia): differenze tra le versioni

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*Allora Kabandhi, figlio di Kātyāyana, si avvicinò a lui e domandò: «Dimmi, in verità, o Maestro, da dove sono state create tutte queste creature?»<br />Il saggio replicò: «Il creatore, per desiderio di procreare, si dedicò all'ardore concentrato. Mentre era così dedicato all'ardore concentrato, egli produsse una coppia, [[Materia]] e [[Vita]], dicendo tra sé, "questi due produrranno per me tutti i generi di creature".» (''[[Praśna Upaniṣad]]'')
*Allora, quando il Signore {{NDR|[[Shiva]]}} desidera discernere qualcosa all'interno della dimora del Vuoto, l'universo spontaneamente si dispiega e si istituisce all'interno della coscienza, e la potenza della conoscenza del Signore si dispiega e la percepisce. ([[Abhinavagupta]])
*Cerco Dio nei segni intatti di una creazione che quotidianamente si rinnova, esatta e misteriosa come quel primo giorno: "In principio". ([[Ermanno Olmi]])
*Che bisogno ha una perfezione di creare un mondo di creature imperfette? Tutte le spiegazioni che si può tentare di dare a questo mistero si rivelano assolutamente insufficienti e non fanno che dare di Dio l'immagine degradante e antropomorfica di un essere desideroso di essere adorato, e di godere della propria potenza. ([[François Grégoire]])
*Così, per un mistero dei più segreti, l'Infinito colpì con il suono del [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] il [[Vuoto]], benché le onde sonore non siano trasmissibili nel vuoto. Il suono del Verbo costituì dunque l'inizio della materializzazione del Vuoto. Ma questa materializzazione sarebbe sempre rimasta allo stato di imponderabilità, se, al momento di colpire il Vuoto, il suono del Verbo non avesse fatto scaturire il punto scintillante, origine della luce, che costituisce il mistero supremo e la cui essenza è inconcepibile. Per questa ragione il Verbo è chiamato Principio, visto che è l'origine di tutta la creazione. (''[[Zohar]]'')