Gian Luca Favetto: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Novak Đoković]] e [[Andy Murray]]}} Sono coetanei, 29 anni, nati a maggio: uno sembra un eroe greco disegnato con ironia, l'altro un elfo del Nord ingrugnito e insoddisfatto.<ref name=numerouno>Da ''La tristezza del numero uno'', ''il Venerdì'', 2 dicembre 2016.</ref>
*E però, vuoi mettere Djokovic, l'[[UFO Robot Goldrake|Ufo Robot]] più martellante che ci sia, grinta e geometrie, uno che gioca a petto in fuori e che, fino a qualche mese fa, sorrideva molto? E vuoi mettere la paradisiaca raffinatezza di Federer? E quel mastino asfissiante di [[Rafael Nadal|Nadal]], tutto tic e potenza atletica, dotato di umanissima tenacia? E prima ancora, vuoi mettere Agassi e McEnroe? Una collezione di personalità fra eleganza e follia, esuberanza, genio e ruggiti, altro che lagne e brontolii.<ref name=numerouno/>
*Un giocatore di [[tennis]] si riconosce dallo smash, così diceva. Anche dalle volée d'appoggio, quelle che preparano la chiusura a rete. Ma soprattutto dallo smash, raccontava mio padre. Una volta che hai gli altri colpi, diritto, rovescio, passanti, servizio, è lo smash che distingue il giocatore. Per gestire il pallonetto dell'avversario, devi puntare il cielo con lo sguardo e schiacciarlo a terra con un'acrobazia. Non solo la pallina, tutto il cielo devi portare giù per fare punto.<ref name=numerouno/>
*Lo smash è un sorriso che frastuona.<ref name=numerouno/>