Fernando Pessoa: differenze tra le versioni

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L'educazione dello stoico: c'è una sola edizione. Fix sviste
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*''Non sono niente. | Non sarò mai niente. | Non posso voler essere niente. | A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.''<ref>Da ''Tabaccheria'', in ''Poesie di Álvaro de Campos'', p. 199.</ref>
*''Ripassa domani, [[realtà]]! | Basta per oggi, signori!''<ref>4 settembre 1930, da ''Grandi sono i deserti, e tutto è deserto'', in ''Poesie di Álvaro de Campos'', p. 291.</ref>
*''So che il mondo esiste, ma non so se esisto io.''<ref>Da ''Sia quel che sia'', in Alberto Caeiro, ''Poesie disgiunte'', in ''Un'affollata solitudine: Poesie eteronime''.</ref>
 
===''Il poeta è un fingitore''===
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==''L'educazione dello stoico''==
*Ho tutte le condizioni per essere felice, tranne la felicità. (2005, p. 35)
*Non è nell'individualismo che risiede il nostro male, ma nella qualità di quell'individualismo. (2005, p. 41)
*L'uomo moderno se è infelice è [[pessimismo|pessimista]]. (2005, p. 41)
*Non possiamo non sentire, come non possiamo non camminare. (2005, p. 47)
*L'astratto è sempre stato per me più impressionante che il concreto. (2005, p. 51)
*Lo [[scrupolo]] è la morte dell'azione. Pensare alla sensibilità altrui è essere sicuri di non agire. (2005, p. 55)
*Non insegnare nulla, poiché hai ancora tutto da imparare. (2005, p. 55)
*[...] tutto è aver speranze o è morte. (2005, p. 59)
*Il sogno, quando troppo vissuto, o familiare, diventa una nuova realtà; la tirannizza; smette di essere un rifugio. (2005, p. 57)
*Che cos'è la vita dell'umanità se non una evoluzione religiosa senza influenza sulla vita quotidiana? (2005, p. 63)
*Il piacere è per i [[cane|cani]], il lamento per le [[donna|donne]]; l'[[uomo]] ha solamente, di suo proprio, l'[[onore]] o il [[silenzio]]. (2005, p. 69)
*La dignità dell'intelligenza sta nel riconoscere che essa è limitata e che l'universo ne è fuori. (2005, p. 73)
*Circoscrivo a me stesso la tragedia che è mia. La soffro, ma la soffro faccia a faccia, senza metafisica né [[sociologia]]. Mi confesso vinto dalla vita, tuttavia non mi confesso abbattuto da lei. (2005, p. 75)
*Ho raggiunto, credo, la pienezza dell'impiego della ragione. Ed è per questo che mi ucciderò. (2005, p. 77)
*Se il [[vinto]] è colui che muore e il vincitore chi uccide, con questo, confessandomi vinto, mi istituisco vincitore. (2005, p. 77)
*Il romantico riferisce ogni cosa a se stesso ed è incapace di pensare oggettivamente. Ciò che accade a lui accade all'universalità delle cose. Se lui è triste, il mondo non solo sembra, ma è, sbagliato. (2005, p. 85)
 
===Citazioni su ''L'educazione dello stoico''===
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===Volume II===
*Nulla si sa, tutto si immagina. (vol. II; 1984, p. 45)<ref>L'aforisma viene citato da [[Federico Fellini]], che lo attribuisce a Ricardo Reis (eteronimo di Pessoa), e viene riportato in ''La voce della Luna'', a cura di Gianfranco Angelucci, Einaudi, Torino, 1990.</ref>
 
==Citazioni su Fernando Pessoa==