Mauro Forghieri: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Citazioni di Mauro Forghieri: fix wl |
|||
Riga 32:
{{Int|''[https://www.formulapassion.it/machina/machina-3-secondo-mauro-forghieri-70-anni-f1-alfaromeo-hamilton Machina.3 secondo Mauro Forghieri]''|Da ''Machina.3 – "70X1, Formula 1 1950-2020"'', FormulaPassion, 2021; citato in ''formulapassion.it'', 19 dicembre 2020.}}
*
*I colori italiani occupavano incontrastati la scena nelle gare dei primi anni '50: Alfa Romeo, Ferrari e Maserati. Maserati mi pare fosse la marca più diffusa sui circuiti perché la sua produzione era finalizzata principalmente per la vendita ai piloti, in quanto vettura "facile da capire". Ferrari regalò a Juan Manuel Fangio il Mondiale 1956 con una automobile avveniristica per quell'epoca, la [[Lancia D50|D50]], ricevuta dalla Lancia, costruttore che l'aveva ideata con il geniale Vittorio Jano e messa in pista con Alberto Ascari. Lancia avrebbe potuto rappresentare un perfetto completamento della nostra forza automobilistica sulle piste di tutto il mondo, ma la morte del pilota lombardo segnò la fine dell'impegno della Casa torinese in Formula 1 e al contempo il successo della stessa vettura con il marchio della Scuderia Ferrari. Curiosa la storia intrecciatasi tra Ferrari e Lancia quasi trent'anni dopo, quando ho progettato un motore Ferrari appositamente per la Lancia Stratos da un'idea di Cesare Fiorio.
*Nel decennio che prende avvio nel '60, Giampaolo Dallara mi aveva appena raggiunto al reparto tecnico di Maranello dove stavamo vivendo il passaggio del motore da anteriore a quello [[Motore posteriore|posteriore]]. Una bestemmia per Enzo Ferrari, convinto che i buoi dovessero stare davanti per tirare il carro e non dietro. Erano stati gli appassionati inglesi ad introdurre il motore di motociclette alle spalle del pilota sulle vetturette con le quali disputavano gare di club, collegando l'assale delle ruote posteriori con una catena.
|