Populismo: differenze tra le versioni

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*Io mi sento molto legato al popolo, non mi piace parlar male del "populismo". ([[Marco Rizzo]])
*La retorica populista che oppone l'élite istituzionale al popolo incontra dappertutto un indiscusso successo, perché coglie qualcosa che è effettivamente sentito dalla parte più debole della popolazione, quella che ha meno strumenti per comprendere e intervenire sulla realtà. I populisti fanno appello al risentimento di chi si sente escluso, abbandonato e impoverito. Chi si sente relegato ai piani inferiori della società, senza la possibilità di modificare la propria vita, ha bisogno di credere in un potere capace d'intervenire concretamente. Chi è realmente senza potere sogna un potere forte. ([[Marcel Gauchet]])
*Non c'è nulla di male, secondo me, nell'essere populisti, mentre c'è molto di male nell'essere [[Demagogia|demagoghi]]. ([[Alberto Bagnai]])
*Oggi, anche tra gli americani, la fede cieca nel [[Progresso]] sta affievolendosi; e sia i [[Liberalismo|liberali]] superstiti sia i pochi [[conservatorismo|conservatori]] non superficiali non credono più in maniera incondizionata nei benefici del progresso tecnologico. Ed è giocoforza riconoscere che una fiducia e una credenza senza esitazioni, e anzi entusiastiche, nella tecnologia sono rinvenibili in uomini come [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Joseph Goebbels|Goebbels]], che erano dei populisti. ([[John Lukacs]])
*Populismo, è l'etichetta che le élite mettono alle politiche che a loro non piacciono ma che hanno il sostegno dei cittadini... ([[Francis Fukuyama]])