Pietro Vierchowod: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m foto e fix minori
Riga 1:
[[File:Gentile_viechervood_e_PelliaPietro Vierchowod (born 6 April 1959) — Italy NFT Defender (1981–1993).jpg|thumb|Pietro Vierchowod (dietro, sulla scala1982)]]
 
'''Pietro Vierchowod''' (1959 – vivente), ex calciatore e allenatore di calcio italiano.
 
Line 8 ⟶ 9:
*{{NDR|Su [[Ronaldo]]}} Forse è il solo giocatore che, sfidandomi in più occasioni quand'ero al massimo della condizione, avrebbe potuto beffarmi. Io, da giovane, ero troppo rapido per chiunque. Anche per i [[Gabriel Batistuta|Batistuta]], gli [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]], i [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] di oggi. Ma Ronaldo ha veramente un altro passo.<ref>Dall'intervista di Stefano Petrucci, ''Vierchowod: E adesso mi dedico a Balbo'', ''Corriere della Sera'', 15 gennaio 1998, p. 47.</ref>
*{{NDR|Su [[Giampaolo Montesano]]}} Era imprendibile, scattava da una parte all'altra senza che io riuscissi a fermarlo. Uno come Montesano lo incontri una sola volta in una carriera intera. [...] Per la sua categoria, facendo le giuste proporzioni, Montesano è stato il giocatore più forte che abbia affrontato e guardi che io [[Diego Armando Maradona|Maradona]] l'ho marcato più di una volta. Ma uno come Montesano non l'ho più incontrato.<ref>Citato in Massimo Norrito, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/10/04/maradona-pele-montesano.html Maradona, Pelè o Montesano?]'', ''la Repubblica'', 4 ottobre 2003.</ref>
*{{NDR|Sul [[campionato mondiale di calcio 1990]]}} [[Azeglio Vicini|Vicini]] commise un unico, gigantesco errore [...] Una volta giunti a mezz'ora dalla fine al [[Stadio San Paolo|San Paolo]], sull'1-0 in semifinale, c'era una sola cosa da fare: inserire me per farmi marcare a uomo [[Diego Armando Maradona|Maradona]]. [...] Avrei seguito il Pibe de oro come un'ombra, non lasciandolo più giocare. [...] Invece Vicini fece dei cambi assurdi e mi lasciò in panchina. Avrebbe potuto inserire pure qualche altro mediano, per dare consistenza al [[centrocampo]]. [...] Per assecondare la sua mentalità offensiva scelse di rimanere con l'assetto iniziale... Di fatto, ha buttato via un Mondiale per tenere fede alla sua filosofia.<ref>Da Matteo Bordiga, ''Italia '90 – Il sogno mancato'', Leone Edizioni, 2018; citato in Massimo Moscardi, ''[https://www.corrieredicomo.it/vierchowod-italia-1990-vicini-butto-il-mondiale-per-seguire-la-sua-filosofia/ Vierchowod: «Italia 1990: Vicini buttò il Mondiale per seguire la sua filosofia»]'', ''Corrieredicomocorrieredicomo.it'', 11 giugno 2018.</ref>
*Sono [[Tifoseria della Juventus Football Club|juventino]] da piccolo, quando alla radio sentivo "Grande parata di [[Roberto Anzolin|Anzolin]]", il mio primo idolo.<ref name="Cerruti">Dall'intervista di Alberto Cerruti, ''«Marcai Ronaldo a 41 anni: a 60 datemi Cristiano»'', ''La Gazzetta dello Sport'', 6 aprile 2019, p. 21.</ref>
*{{NDR|«L'attaccante più forte?»}} [[Marco van Basten|Van Basten]]: per eleganza, tecnica, e anche cattiveria. Però, quando lo marcavo io, non ha mai fatto un [[gol]] su azione.<ref name="Cerruti"/>
 
{{Intestazione2Int2|''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/marzo/05/Vierchowod_riti_Liedholm_ga_10_0503059988.shtml Vierchowod e i riti di Liedholm]''|Intervista di Germano Bovolenta, ''La Gazzetta dello Sport'', 5 marzo 2005.}}
*{{NDR|Su Diego Armando Maradona}} Che numeri. Una volta gli ero addosso, incollato. L'avevo, come si dice adesso, ingabbiato. Si è girato con una piroetta, un tunnel ed è volato via. Io allora sono scattato e l'ho raggiunto e chiuso in angolo e lui si è messo ridere: "Hanno ragione a dire che sei [[Hulk]]: ti manca solo il colore verde".
*{{NDR|Su Marco van Basten}} Alcuni anni fa, l'ho visto [...] e mi ha chiesto: "Ma tu giochi ancora?" Era triste, è stato imbarazzante. Lui si era ritirato a 29 anni, io ne avevo 40 ed ero ancora in pista. È stata una perdita immensa. Noi del calcio, tutti noi, non sappiamo cosa abbiamo perso con l'addio di Marco. Giocatore unico, forse come i nostri duelli. Erano duri e spigolosi, ma leali. Ci siamo battuti e picchiati, non si è mai tirato indietro. Non era cattivo [...] ma il gomito lo alzava anche lui.