Edward Said: differenze tra le versioni

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*[[Albert Camus]] è uno degli scrittori dell'Algeria francese che può giustamente essere definito di fama mondiale. Eppure, come era già accaduto nel caso di Jane Austen un secolo prima, anche con Camus i critici hanno ignorato la realtà dell'impero, così evidente nelle sue opere. [...] Camus è una figura di particolare rilievo nella terribile e caotica situazione delle colonie francesi durante il faticoso processo di decolonizzazione del Novecento. Egli appartiene al periodo finale dell'imperialismo al quale è sopravvissuto, sino ai giorni nostri, come scrittore «universalista» le cui radici affondano in un colonialismo ormai dimenticato.<ref>Da ''Cultura e imperialismo'', traduzione di Stefano Chiarini e Anna Tagliavini, Gamberetti Editrice, 1998.</ref>
*Anche a causa degli imperi, tutti i paesi si sono intrecciati; nessuno è isolato e puro, sono tutti ibridi, eterogenei.<ref>Da "Le identità di Edward Said", ''Internazionale'', n. 311, p. 46.</ref>
*Decisamente, ci vuole troppo lavoro perché chiunque possa essere un [[genio]].<ref>Da "La fatica del genio", ''Internazionale'', n. 378, p. 40.</ref>
*La [[Palestina]] divenne un paese prevalentemente arabo e musulmano alla fine del VII secolo e ben presto i suoi confini e i suoi caratteri – incluso il nome arabo ''Filastin'' – divennero famosi nell'intero mondo islamico sia per la sua bellezza e fertilità che per la sua importanza religiosa.<ref>Da Edward W. Said, ''La questione palestinese'', prefazione di Robert Fisk, traduzione di Stefano Chiarini e Antonella Uselli, il Saggiatore, 2011, p. 62.</ref>
*Le [[informazione|informazioni]] affidabili sono il peggior nemico dell'oppressione e dell'ingiustizia.<ref>Da "La guerra delle mappe", ''Internazionale'', n. 370, p. 26.</ref>