Cesare Fiorio: differenze tra le versioni

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*[...] gli oppositori, tanti, della Stratos dovettero assistere al suo grandissimo potenziale che le consentì di vincere i successivi tre Mondiali, il primo dei quali, vinto solo omologando per le gare la Stratos il primo di ottobre di quell'anno. Ma le gare mondiali erano ancora cinque, dopo quella gara, e la Stratos in queste poche gare si aggiudicò il primo dei Campionati del Mondo Rally.
*La Stratos aveva vinto tre Campionati del Mondo Rally, terrorizzando molti avversari che avevano poi abbandonato il WRC. A quel punto la Fiat, di cui nel frattempo ero diventato, insieme a Lancia, responsabile, mi chiese se avremmo potuto vincere anche con la 131. A quel punto dovetti dire di sì, anche perché sapevo che unendo le squadre Lancia e Fiat, avevamo la migliore squadra sul campo: in effetti, pur con qualche difficoltà vincemmo con la 131, anche se le Stratos, in mano a privati, vinsero ancora nel Campionato del Mondo, come fece Tony Fassina a Sanremo e Bernard Darniche a Monte Carlo.
*Da noi {{NDR|in Lancia}} sono passati quasi tutti i grandi piloti dell'epoca, dato che gareggiare con una nostra macchina era considerato un privilegio. Ma un giorno arrivò l'Audi quattro che dominò improvvisamente molte classifiche, dato che era l'unica con quattro ruote motrici. Cosa fare? Noi non disponevamo ancora di quella tecnologia, ma avevamo la cultura di come costruire una macchina vincente e così, contro le Audi quattro schierammo la [[Lancia Rally 037|037]], leggerissima, a motore centrale molto manovrabile su qualunque terreno. Il risultato di quell'anno, il 1983, fu che noi vincemmo il Campionato del Mondo oltre a tante gare, anche coadiuvati dai nostri ottimi piloti, come Rohrl e Alen. Fu una sorpresa per tutti, e quel Mondiale è passato alla storia [...]
*{{NDR|Su [[Nigel Mansell]]}} [...] una velocità eccellente e una sensibilità meccanica fuori dell'ordinario. [...] ma il suo punto debole era il carattere, eccessivamente influenzabile [...]. Se non fosse stato per questa sua fragilità caratteriale, il suo potenziale agonistico era eccezionale.
*Purtroppo oggi la grande passione per i rally si è affievolita, dato che anziché gareggiare tre giorni e tre notti, si parte alle nove del mattino, all'una si entra in parco assistenza, poi la sera si va a dormire. Un tempo si stava tre giorni e tre notti al seguito dei concorrenti, le assistenze erano a bordo strada, in mezzo al pubblico, e non nei parchi assistenza, assolutamente vietati agli appassionati. E anziché addentare qualche panino, ci si siede nei mezzi posteggiati nei parchi assistenza a mangiare i manicaretti preparati da qualche chef. Questo ha allontanato il grande pubblico. E poi vi erano, fra i primi, una macchina italiana e dei piloti italiani...