Referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
*Non c’è nessun referendum. C’è un fake, uno show per tentare di legittimare la follia di Putin, lo scenario di un’occupazione. Quel che accade oggi va chiamato col suo nome: una farsa. Nessun ucraino andrà a votare, il 90% degli ucraini odia Putin perché ha visto i crimini dell’invasione russa. Se vuol sapere come la pensano davvero, da queste parti, la porto a Bucha, a Izyum o a Mariupol... ([[Petro Oleksijovyč Porošenko]])
 
===[[Andreas Gross]]===
*Si può parlare di presa in giro della [[democrazia]]. Dopotutto, non si tratta di [[referendum]], ma di plebisciti, votazioni decise dall'alto. Non hanno nulla a che vedere con la democrazia o con l'[[autodeterminazione]].
*{{NDR|I Referendum sono}} molto più che [[propaganda]], è un ripetuto atto di manipolazione. L'intenzione è di dare a un'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|annessione violenta]] una legittimità [[democrazia|democratica]] che non merita affatto. Naturalmente, questo può avere successo solo tra coloro che hanno un rapporto cinico con la democrazia. [[Vladimir Putin|Putin]] ha fatto organizzare un simile [[Referendum sull'autodeterminazione della Crimea del 2014|referendum manipolativo già nel 2014]], in [[Crimea]].
 
===[[Vladimir Putin]]===
*Consentitemi di sottolineare che faremo di tutto per garantire condizioni sicure per lo svolgimento del referendum, in modo che le persone possano esprimere la propria volontà. E sosterremo la decisione sul loro futuro, che sarà presa dalla maggioranza dei residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson.
*Non possiamo, non abbiamo il diritto morale di consegnare le persone a noi vicine perché vengano fatte a pezzi dai carnefici, non possiamo che rispondere al loro sincero desiderio di determinare la propria sorte. I parlamenti delle repubbliche popolari del Donbass, così come le amministrazioni militare-civili delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, hanno deciso di indire referendum sul futuro di questi territori e si sono rivolti a noi, la Russia, con la richiesta di sostenere tale passo.