Don M. Mankiewicz: differenze tra le versioni

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==''Oggi corre il destino''==
===[[Incipit]]===
NICK BRAGG<br><br>Nick Bragg dormì male la notte prima della [[corsa]]. Da parecchio tempo era nervoso. Il nervosismo non è infrequente fra gli uomini che montano [[Cavallo|cavalli]] da corsa. È insito nel loro mestiere, che ogni giorno li costringe a esporsi più volte, e ogni volta per qualche minuto, al pericolo di farsi male o morire all'improvviso. Non è un pericolo grave. Di solito, la maggior parte delle compagnie d'assicurazione non rilascia polizze ai fantini, ma neppure ne rilascia agli operai addetti alle riparazioni dei campanili, né ai pompieri. In ogni modo, come tutti i fantini, Nick credeva fermamente in ciò che nell'ambiente delle corse chiamano «le probabilità» ; era un seguace della diffusissima quanto sballata teoria empirica delle «probabilità», nota ai più profondi cultori delle matematiche come la «teoria della maturità del caso». Secondo questa, a grado che le possibilità favorevoli di un'equazione si esauriscono, aumenta la probabilità che si avveri l'eventualità inversa. Per chi crede in simile bizzarria, una moneta, caduta sulla croce per cinque volte di fila, è «matura» per l'uscita sulla testa; un giocatore che abbia vinto quattro volte di fila, è «maturo» per la perdita. E un fantino che, come Nick, abbia evitato oltre mille volte di farsi male, è «maturo» per un bell'accidente.