Dracula: morto e contento: differenze tra le versioni

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*Per fare funzionare la commedia il pubblico deve credere che Dracula sia un vero vampiro, feroce ma seducente. Leslie oltre alla sua nota abilità di comico, ha anche autorità, fascino. Insomma, è anche molto serio. ([[Mel Brooks]])
*Poteva essere la versione draculiana di quel capolavoro che fu ''[[Frankenstein Junior|Frankenstein junior]]'', invece si è risolto in un filmetto leggero e innocuo. Certo, lo spettatore vampirofilo riusciva a scoprire di continui riferimenti a pietre miliari del cinema di vampiri. I nomi dei personaggi, le battute, le situazioni, erano metodiche riscritture in chiave comica della sceneggiatura del ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' di [[Tod Browning]]: un film mitico negli Stati Uniti, quasi ignoto in Italia, e per questo il pubblico (e la stessa critica più disattenta) non hanno colto, da noi, il gioco anche godibile di Mel Brooks. ([[Fabio Giovannini]])
*Qualche gag divertente, 2 sequenze di ballo, il fascino grifagno di Nielsen non riscattano un film parodistico che gira a vuoto o va sul facile. (''[[il Morandini]]'')
*Tarda parodia di Mel Brooks, del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. ([[Rudy Salvagnini]])