Alessio Tacchinardi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Citazioni di Alessio Tacchinardi: +1 / fix minori |
|||
Riga 5:
{{cronologico}}
*{{NDR|Su [[Gaetano Scirea]]
*{{NDR|Su [[Zinédine Zidane]]
*{{NDR|Sullo [[Juventus Football Club|juventinismo]]
*Le polemiche intorno ad [[Massimiliano Allegri|Allegri]] hanno rafforzato l'ambiente. Questa squadra {{NDR|la [[Juventus Football Club|Juventus]]}} sembrava avesse bisogno di un allenatore come lui per far bene anche in [[Europa]]. [[Antonio Conte|Conte]] ha fatto un lavoro straordinario, ma anche quel ciclo era finito. Allegri ha fatto crescere molti giocatori [e] non ha mai ascoltato le critiche, portando avanti le proprie idee e centrando dei risultati pazzeschi.<ref name=tmw>Citato in Raffaella Bon, ''[https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/esclusiva-tmw-tacchinardi-alla-juve-serviva-un-tecnico-come-allegri-680188 Tacchinardi: "Alla Juve serviva un tecnico come Allegri"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 14 maggio 2015.</ref>
*Io ne ho perse tre su quattro, le finali {{NDR|di [[UEFA Champions League]]}} sono drammatiche. Non ci voglio pensare perché poi è talmente tanta la delusione che ti porti dietro che vivi male anche tutta l'estate e la preparazione successiva.<ref name=tmw/>
*{{NDR|Sull'epilogo del campionato di [[Serie A 2001-2002]], col sorpasso della Juventus sull'Inter all'ultima giornata}} Il primo flash in mente? Beh, la faccia del mister! [[Marcello Lippi|Lippi]] l'unico che forse ci credeva. Ricordo che in quella settimana la squadra non si era allenata con la testa giusta perché si pensava che l'Inter avrebbe vinto. E invece Lippi seppe trasferire in noi le sue motivazioni feroci, mentre la società ci martellava tutti i giorni: "Non è finita, non è finita...". Io in panchina, insieme ai compagni, faticavo a capire cosa stesse succedendo nella folle partita di Roma. Certo, sentivamo le urla dei tifosi e quando dissi: "Mister, adesso sono 4-2...", lui mi rispose: "Come?". E io: "In che senso? Prima dici che dobbiamo crederci e ora che faccia fai...". Lippi rimase incredulo. La radiolina? Ce l'aveva Aldo Esposito, il fisioterapista solo che a un certo punto non andava più. Maresca a quel punto fece da filtro con i tifosi e noi ci chiedemmo cosa fosse accaduto guardando mezzo stadio che esultava, l'altro in silenzio e viceversa.<ref>Da un'intervista a ''Tuttosport''; citato in ''[https://www.ilbianconero.com/a/lippi-l-unico-a-crederci-conte-il-piu-carico-e-quella-radiolina--99865 "Lippi l'unico a crederci, Conte il più carico e quella radiolina...": Juve, 20 anni di 5 Maggio e i tifosi "godono ancora"]'', ''Ilbianconero.com'', 5 maggio 2022.</ref>
{{
*{{NDR|Sugli inizi
*Con la [[Juventus Football Club|Juve]] ho vinto molto [...]. La vittoria più bella rimane la [[UEFA Champions League|Champions]] conquistata contro l'[[Amsterdamsche Football Club Ajax|Ajax]] nel 1996. La soddisfazione più grande è invece quella di avere giocato undici anni con una squadra gloriosa come la Juve, e soprattutto di essermi meritato una stella con il mio nome tra i 50 giocatori più rappresentativi della storia bianconera nel [[Allianz Stadium (Torino)|nuovo stadio]].
*Una tifoseria passionale come quella atalantina penso di averla vista solo all'[[Athletic Club|Athletic Bilbao]] in [[Spagna]].
{{
*Ho iniziato nella Pier Giorgio Frassati a San Bernardino {{NDR|quartiere di [[Crema]]}}, giocavo con i ragazzi più grandi di me all'oratorio [...]. Poi sono passato per dieci anni al [[Unione Sportiva Pergolettese 1932|Crema]] e da lì all'Atalanta e ho iniziato la trafila faticosa che fanno migliaia di ragazzini, spinti da sogni e speranze. In quei momenti non sai se i tuoi sacrifici saranno premiati, rinunci a molto, al tempo con gli amici, ai fine settimana, alle gite. Conta molto anche la fortuna e la voglia di arrivare. A 15 anni mi stavo disamorando del calcio, avevo un tecnico all'Atalanta a cui non piacevo, poi è arrivato [[Cesare Prandelli|Prandelli]] e un mese dopo ero capitano degli Allievi Nazionali. Ho esordito a 17 anni in prima squadra all'Atalanta e a diciannove anni sono partito per [[Torino]] {{NDR|alla [[Juventus Football Club|Juventus]]}}.
*{{NDR|«Da juventino, arrivare alla [[Juventus Football Club|Juventus]] sarà stata la realizzazione di un sogno...»}} Andavo a vedere [[Michel Platini|Platini]] al [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]], quindi vivere quei campi da protagonista mi scatenava grandissime emozioni.
Line 23 ⟶ 24:
*{{NDR|Sulla decisione di smettere di giocare.}} Avrei voluto continuare, ma non ho trovato una situazione che mi dava i giusti stimoli. Credo di aver smesso nel momento in cui avevo la testa giusta per smettere. In [[Spagna]] ho capito che nella vita non c'è solo il [[Calcio (sport)|calcio]], lì vivono questo [[sport]] con meno pressione e come un divertimento [...]. Ho capito che era il momento di voltare pagina, se mancano le motivazioni è meglio lasciar stare.
{{
*Per me la [[Juventus Football Club|Juve]] è stata una pagina importantissima: ero e sono ancora un tifoso della Juve e per me allenarmi al [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]], dove andavo a vedere la Juve da tifoso, era il massimo. La Juve è una grande famiglia, una grande società con valori fortissimi e ti inculcano nella testa la mentalità vincente.
*Ho un rapporto molto forte con [[Andrea Agnelli]]: siamo coetanei e ricordo che veniva spesso a vedere gli allenamenti. Si vedeva che aveva tanta passione. Sono contento che abbia avuto la possibilità di riprendere in mano le redini della società e l'abbia riportata a essere quella che era prima, ricordo che quando diventò presidente gli mandai un messaggio dicendo che ero sicuro al 100% che questa squadra, nelle sue mani, sarebbe tornata forte come lo era una volta. Credo poi che lui ci abbia messo qualcosa in più anche per onorare la memoria di [[Umberto Agnelli|suo padre]]. Gliel'ho anche detto: quanto sarà orgoglioso, lì dal cielo, di vedere i risultati che stai raggiungendo!
|