Monumento: differenze tra le versioni

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Dionigi Strocchi
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*Tutti monumenti commemorativi devono essere per il pubblico magniloquenti, e la sobrietà allontana. ([[Jean Alazard]])
*Un monumento esiste perché qualcuno l’ha eretto, e l’ha eretto con qualche intenzione: è un messaggio, un segno di quelle intenzioni. Così, quasi tutte le statue dei gerarchi sudisti sono state erette a cavallo del ‘900 per sancire il consolidamento della segregazione razziale, o ancora negli anni ’50 come reazione al movimento per i diritti civili (allo stesso modo, intitolare oggi strade a Giorgio Almirante non serve a ricordare un discutibile passato, ma a proporne la continuità e il ritorno). Queste icone, lungi dallo svolgere una funzione di [[storia]] e [[memoria]], impongono una sola memoria su tutte le altre, congelano la storia in un passato monumentale e negano tutta la storia che è venuta dopo. ([[Alessandro Portelli]])
*Una stretta affinità accade fra le arti, e le lettere; imperocché negli antichi monumenti si contiene la mitologia, la storia, ed ogni notizia de' tempi passati. Furono già i codici campo larghissimo a mietere onori di letterarie vittorie; ora questo campo è chiuso, o veramente è fatto angusto, e sterile sì che buon frutto in esso raro si coglie e la fede di tali scritture massimamente per l'ignoranza degli amanuensi è poca o nulla verso quella dei monumenti, i quali sono gli unici da poter dichiarare i luoghi oscuri degli antichi scrittori, e i costumi delle passate età. ([[Dionigi Strocchi]])
 
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