Diritto: differenze tra le versioni

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*Il diritto può essere forza efficace di pace solo quando la sua misura non sta nelle nostre mani. Certo il diritto viene da noi istituito, ma non creato. In altri termini: senza trascendenza non c'è fondazione del diritto. Dove Dio e la forma fondamentale dell'esistenza umana, da lui tracciata, vengono rimosse dalla mentalità comune e confinate a forza nel privato, nella sfera meramente soggettiva, anche la nozione di diritto svanisce, e così il fondamento della pace. ([[Benedetto XVI]])
*Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro. ([[Baltasar Gracián]])
* {{NDR|Sul [[Giusnaturalismo|diritto naturale]]}} Le miserie del diritto positivo – ridotto spesso a specchio di fanatismi razzistici e religiosi, di nazionalismi politici, di tirannie ripugnanti o, nel migliore dei casi, di legislatori miopi o partigiani – spingono a guardare più in alto, a un livello superiore che sopravanzi i particolarismi e in cui si serbino valori che la coscienza collettiva avverte e di cui ha nutrito la vicenda storica. Un livello superiore di giuridicità che è diritto, ma in cui si riesce a non separare essere e dover essere, giuridicità formale e giustizia […] l'idea del diritto naturale, di ogni legge naturale, non incarna altro che un tentativo di soluzione, forse ingenuo o illusorio, all'eterno problema umano di un diritto giusto, quasi un ponte ardito, forse troppo ardito, lanciato verso questa meta. ([[Paolo Grossi]])
*La [[legalità]] e il diritto sono le pietre fondanti della [[pace internazionale]] e della stabilità. ([[Giorgio Napolitano]])
*La [[letteratura]] s'incrocia col diritto, perché entrambi hanno a che fare con il male, con lo scontro, con la colpa, con la vischiosa complessità della vita e con gli abusi del cuore umano, con la contraddizione insita in un'azione giuridicamente e penalmente punibile ma eticamente lodevole o addirittura necessaria. ([[Claudio Magris]])