Utente:Dread83/DreadBox6: differenze tra le versioni

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*È stato il cosiddetto «[[individualismo]]» ad arricchire il mondo, ad arricchire tutti nel mondo. (''Prologo per i francesi'', IV, p. 35)
*La cosa importante è la memoria degli [[errore|errori]], che ci consente di non commettere sempre gli stessi. (''Prologo per i francesi'', IV, p. 39)
*Le città sono piene di gente. Le case, piene di inquilini. Gli alberghi, pieni di ospiti. I treni, pieni di viaggiatori. I caffè, pieni di consumatori. Le strade, piene di passanti. Le anticamere dei medici pienepiù dinoti, piene d'ammalati. Gli spettacoli, appena non siano particolarmente estemporanei, pieni di spettatori. [...] La moltitudine, improvvisamente, s'si è fatta visibile, [si è installata nei luoghi migliori della società...] Prima, se esisteva, passava inavvertita, occupava il fondo dello scenario sociale; adessoora c'è avanzata nelle prime linee, è essa stessa il personaggio principale. Ormai non ci sono più protagonisti: c'è soltanto un coro. (pp. 47-49)
*''Il fatto caratteristico del momento è che l'anima volgare, riconoscendosi volgare, ha l'audacia di affermare il diritto della volgarità e lo impone ovunque.'' (p. 53)
*Come quegli insetti che è impossibile estrarre dal loro nido, non c'è modo di sloggiare l'ottuso dalla sua insipienza, di farlo uscire dalla sua cecità e costringerlo a mettere a fuoco la visione abitualmente torpida con altri punti di vista più sottili. L'ottuso è insipiente perennemente, incessantemente. Per questo [[Anatole France]] diceva che un imbecille è più funesto di un malvagio: il malvagio talvolta si riposa, l'imbecille mai. (p. 99)
*La filosofia non ha bisogno né di protezione, né di attenzione, né di simpatia da parte delle masse. Conserva il suo carattere di perfetta inutilità; e in tal modo si affranca da ogni soggezione all'uomo-massa. Si riconosce come essenza problematica, e abbraccia in letizia il suo libero destino di uccello del buon Dio, senza chiedere di essere accettata, senza raccomandarsi a qualcuno né difendersi. (p. 113)
*La salute delle democrazie, qualunque siano il loro tipocarattere e il loro grado, dipende da un miseromiserabile particolare tecnico: il procedimentosistema elettorale. Tutto il resto è secondario. (p. 181)
 
 
 
*La salute delle democrazie, qualunque siano il loro tipo e il loro grado, dipende da un misero particolare tecnico: il procedimento elettorale. Tutto il resto è secondario.
*Le città sono piene di gente. Le case piene di inquilini. Gli alberghi pieni di ospiti. I treni pieni di viaggiatori. I caffè pieni di consumatori. Le strade piene di passanti. Le anticamere dei medici piene di ammalati. Gli spettacoli pieni di spettatori [...] La moltitudine, improvvisamente, s'è fatta visibile [...] Prima, se esisteva, passava inavvertita, occupava il fondo dello scenario sociale; adesso c'è avanzata nelle prime linee, è essa stessa il personaggio principale. Ormai non ci sono più protagonisti: c'è soltanto un coro.
*Non c'è modo di sloggiare l'ottuso dalla sua ottusità [...] L'ottuso lo è a vita e senza respiro. Per questo diceva Anatole France che un imbecille è più funesto d'un malvagio: perché il malvagio qualche volta si riposa, l'imbecille mai.