Firenze: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: Aggiunta una citazione di Oriana Fallaci dal libro “Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda”, Collana Saggi, Milano, Rizzoli, 2016.
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*La detta città di Firenze è molto bene popolata, e generativa per la buona aria: i cittadini ben costumati, e le donne molto belle e adorne: i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti, oltre all'altre città d'Italia. Per la qual cosa molti di lontani paesi la vengono a vedere, non per necessità, ma per bontà de' mestieri ed arti, e per bellezza ed ornamento della città.<br />Piangano adunque i suoi cittadini sopra loro e sopra i loro figliuoli, i quali, per loro superbia e per loro malizia e per gara d'ufici, hanno così nobile città disfatta, e vituperate le leggi, e barattati gli onori in picciol tempo, i quali i loro antichi con molta fatica e con lunghissimo tempo hanno acquistato; e aspettino la giustizia di Dio, la quale per molti segni promette loro male sì come a colpevoli, i quali erano liberi da non potere essere soggiogati. ([[Dino Compagni]])
*Man mano che passavo per quelle vie, mi si affollavano alla memoria versi, scene di romanzo, episodi storici, ariette d'opera. E alzando gli occhi ai palazzi, alle torri, ai campanili, agli archi grandiosi, mi cominciava a parere strano che, in luogo d'ispirare quell'ammirazione subitanea e profonda, mista quasi ad un senso di terrore, che sogliono ispirare i monumenti giganteschi, costringessero invece, quando si voleva esprimere con parole l'effetto delle loro bellezze, a servirsi degli aggettivi stessi che s'usano per designare un bel fanciullo, un bel fiore, un bel ninnolo, come: – Gentile, carino. Guardando quelle torri, quei palazzi, sorprendevo spesso in me medesimo uno stranissimo desiderio, come di fare scorrere la mano su quei contorni, di palpare quei rilievi; e con questo desiderio, una specie di sollecitudine gelosa per quelle moli enormi di pietra, come se temessi che la menoma forza le potesse offendere e sciupare; e con questa sollecitudine, un bisogno vivo e continuo di correrle e di ricorrerle con quello sguardo d'amante che avvolge, e striscia, e lambe, e si stanca sulle forme care. ([[Edmondo De Amicis]])
*Mi ritengo una fiorentina pura. Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All'estero, quando mi chiedono a quale Paese appartengo, rispondo: Firenze. Non: Italia. Perché non è la stessa cosa.([[Oriana Fallaci]])
*Non morrà in Italia il ricordo dei difensori toscani che con animo non impari a quello del leggendario manipolo lacedemone, apposero i loro petti alle orde avanzanti tra Curtatone e Montanara sui campi italiani a ripristinare il dominio del giogo feroce e della tirannide austriaca. Oggi, l'Italia, la Toscana e Firenze, in quella regione ideale del tempo, della storia e della gloria che il tempio di Santa Croce, innalzano a quel ricordo i pensieri più puri e dedicano a quella gloria il fiore delle loro speranze. ([[Maffio Maffii]])
*Non saprei ben ridire quale gradevole impressione mi abbia sempre fatto Firenze, rivedendola dopo aver dimorato alcun tempo in un'altra città, ma specialmente a Roma. L'architettura fiorentina, a paragone della romana, sembra povera e quasi ingenua: nulla ostenta di non proprio, o d'appiccicato, non si presta punto agli scenari teatrali, è la meno accademica di tutte le architetture, ma la più schietta, e ha in sé la grandezza innata del genio democratico e paesano dal quale ella uscì in un tempo in cui questo genio era più spontaneo e potente. Santa Maria del Fiore, Orsanmichele, Palazzo Vecchio, palazzo Strozzi, palazzo Pitti non {{sic|resultano}} infine se non da semplici linee, le più nude possibili, ma che bastano perché quegli {{sic|edifizi}} ti sorgano innanzi sì urbanamente signorili nella loro magnificenza. ([[Mario Pratesi]])
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*Raramente ho visto una città così bella al suo primo apparire come Firenze. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*Ricordiamo [[Torino]] e Firenze che tanto fecero pel nostro risorgimento, che tanti titoli acquistarono alla benemerenza della patria e dalle quali ricevemmo per sì lungo tempo quella ospitalità di cui serberemo memoria imperitura. ([[Giuseppe Biancheri]])
*Sono nata a Firenze, il 29-6-1929, da genitori fiorentini: Tosca ed Edoardo Fallaci. Da parte di mia madre, tuttavia, esiste un «filone» spagnolo: la sua bisnonna era di Barcellona. Da parte di mio padre, un «filone» romagnolo: sua madre era di Cesena. Connubio pessimo, com'è ovvio, nei risultati temperamentali. Mi ritengo comunque una fiorentina pura. Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All'estero, quando mi chiedono a quale Paese appartengo, rispondo: Firenze. Non: Italia. Perché non è la stessa cosa. ([[Oriana Fallaci]])
*Tutto qui spira grandezza, gusto, umanità, purezza, e bellezza, nel più alto grado. Credo che sarei più felice qui con voi, che in qualsiasi altro luogo. Ciò è il massimo elogio che io possa fare a questa città. Non so se voi amiate pitture, statue, bronzi, marmi antichi di tutte le qualità. Lo credo, perché lo desidero. ([[Klemens von Metternich]])
*Vedi, Luca, Firenze non è fatta solo di belle automobili e di gelati, come pensate voi ragazzi. Firenze è l'essenza umana che diventa divina, è la bellezza che prende forma. (''[[Un tè con Mussolini]]'')