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→‎Incipit di alcune opere: Il cristianesimo nell'Africa romana
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il cristianesimo nell'Africa romana===
Come molte altre chiese dell'Occidente mediterraneo, anche quella africana in genere, e quella cartaginese in specie accampano pretese ad una origine apostolica: sebbene con minore lusso di particolari leggendari. Annalisti arabi e storici bizantini, registrando tradizioni locali affidate ancora a caratteristiche peculiarità toponomastiche, attribuiscono all'apostolo Filippo l'evangelizzazione della Tripolitania e della Tunisia, a Simone di Cana quella della Cirenaica. Non è da fare gran caso di così tarde e contaminate testimonianze.<br>Le prime memorie sicure del cristianesimo africano sono riconoscibili nel racconto ufficiale di alcune scene di persecuzione e di martirio, col quale la letteratura latina della nuova religione registra solennemente il proprio ingresso nella piena luce della storia.
 
===''La Chiesa romana''===
Fra tutte le denominazioni cristiane la [[Chiesa cattolica|chiesa di Roma]] è quella che conta nel mondo il maggior numero di aderenti. E nel medesimo tempo quella che possiede la più salda e coerente struttura dottrinale e la più rigida e vigilata organizzazione disciplinare. In quale misura le due circostanze siano interdipendenti, in quale misura cioè la matura sistemazione del patrimonio concettuale e della gerarchia unitaria abbiano contribuito e contribuiscano tuttora nel cattolicismo all'ampiezza del proselitismo, non è qui il caso di indagare. E non è neppure il caso di domandarsi ora se il numero degli aderenti sia, per una religione costituita, un titolo assoluto di eccellenza (quando Gesù moriva, Dio era forse con la maggioranza?) e se l'azione spirituale, cioè specifica, di una chiesa debba, per definizione, essere raccomandata all'imperio cogente di un sistema astratto e razionale, di una burocrazia meccanica accentratrice.
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===''Lo gnosticismo''===
[[Gnosticismo]], per definizione, può dirsi qualsiasi sistema che, pieno di fiducia nelle capacità iniziali della ragione, crede di risolvere i vari problemi dell'essere, con sicurezza e fuori di ogni illuminazione esteriore: la parola γνῶσις<ref>gnósis</ref> è adoperata dai classici come sinonimo di conoscenza. Ma per uso costante, tale designazione ha un ámbito più ristretto, e suole indicare alcune speciali dottrine, fiorite in varie epoche della storia della filosofia, le quali, nate da una compenetrazione bizzarra di [[misticismo]] e [[razionalismo]], si sono chiuse in una terminologia di mistero e in una aristocratica riserbatezza, quasi sdegnando la propaganda minuta dei propri principî fra gli strati inferiori della società: per i [[Scuola pitagorica|pitagorici]] come per [[Platone]], γνῶσις significa una contemplazione superiore dell'[[infinito]]. Per antonomasia poi si suol chiamare gnosticismo una manifestazione di pensiero, strana e a prima vista indecifrabile, che, fra il primo e il terzo secolo del [[cristianesimo]], insidiò la tradizione evangelica, e, prendendo a prestito dal [[Neoplatonismo|neo-platonismo]] alcuni concetti cosmologici e dal cristianesimo altri [[Soteriologia|soteriologici]], soddisfece anch'esso alle tendenze [[Sincretismo|sincretistiche]] di quel periodo storico, e morì sopraffatto dalla corrente meno affinata, ma democratica e sana, del cattolicismo. <!-- (Introduzione) -->
 
===''Il cristianesimo nell'Africa romana===
Come molte altre chiese dell'Occidente mediterraneo, anche quella africana in genere, e quella cartaginese in specie accampano pretese ad una origine apostolica: sebbene con minore lusso di particolari leggendari. Annalisti arabi e storici bizantini, registrando tradizioni locali affidate ancora a caratteristiche peculiarità toponomastiche, attribuiscono all'apostolo Filippo l'evangelizzazione della Tripolitania e della Tunisia, a Simone di Cana quella della Cirenaica. Non è da fare gran caso di così tarde e contaminate testimonianze.<br>Le prime memorie sicure del cristianesimo africano sono riconoscibili nel racconto ufficiale di alcune scene di persecuzione e di martirio, col quale la letteratura latina della nuova religione registra solennemente il proprio ingresso nella piena luce della storia.
 
===''Pascal''===