Utente:Dread83/DreadBox6: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
 
*L'uomo nasce per [[vivere]], non per prepararsi alla vita. (parte II, ''Varýkino'', 13)
*Sognò un oscuro mattino d'inverno, in una popolata via di Mosca, ancora illuminata (a quanto pareva, era prima della rivoluzione), con la precoce animazione mattutina, lo scampanellare dei primi tram, la luce dei lampioni notturni che segnavano di strisce gialle la neve grigia dei primi albori sul selciato. [...]<br />Da un'estremità all'altra dell'appartamento si muoveva in faccende, frettolosa e silenziosa, Lara, con una vestaglia da mattina infilata alla meglio, e lui le andava dietro infastidendola tutto il tempo con spiegazioni insulse e fuori luogo. Lara non aveva un minuto da dedicargli, e gli rispondeva, senza fermarsi, solo volgendo la testa dalla sua parte con sguardi affabilmente perplessi e innocenti scoppi della sua inconfondibile risata argentina, uniche forme di intimità ormai rimaste tra loro. Così lontana, così fredda e attraente era colei cui aveva dato tutto, posposto tutto e al cui confronto tutto gli era parso trascurabile e senza valore! (parte II, ''Di fronte alla casa con le statute'', 8)
*Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita. (parte II, ''Di fronte alla casa con le statute'', 12)
*In molti versetti<ref>''Stichiry'', versetti cantati al termine dei salmi serali e mattutini (2017).</ref> la [[maternità]] immacolata di [[Maria]] viene paragonata al [[passaggio del Mar Rosso]] da parte degli Ebrei. Per esempio, nel versetto: 'Nel Mar Morto è stata tracciata una volta l'immagine della Vergine Sposa'<ref>Citazione imprecisa dal ''Theotokion'', il cantico alla Vergine contenente anche un insegnamento dogmatico sul Cristo (2017).</ref>. (parte II, ''Di fronte alla casa con le statute'', 17)
 
*Sognò [...] Da un capo all'altro dell'appartamento, tutta indaffarata, si muoveva rapida e silenziosa Lara, con addosso la vestaglia da mattina infilata in fretta, e lui la seguiva alle calcagna, importuno, cercando con insistenza di mettere in chiaro qualcosa in modo insulso e a sproposito, mentre lei non aveva nemmeno un minuto da dedicargli, e alle sue spiegazioni rispondeva continuando a muoversi e limitandosi a volgere il capo dalla sua parte, con silenziosi sguardi perplessi e scoppi innocenti della sua incantevole risata argentina, unici tratti di intimità ancora rimasti tra loro. E così lontana, fredda e attraente era colei alla quale egli aveva dato tutto, colei che aveva preferito a tutto e a confronto con la quale tutto era inferiore e privo di valore!
*La [[politica]] non mi dice nulla. Non mi piacciono gli uomini indifferenti alla verità.
*Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l'alto, verso la [[perfezione]], e raggiungerla.
Riga 22:
===[[Explicit]]===
Agli amici ormai invecchiati, seduti presso la finestra, pareva che quella libertà dell'anima fosse giunta, che proprio quella sera il futuro si fosse tangibilmente calato in quelle vie, là sotto, che loro stessi fossero entrati nel futuro e ivi si trovassero d'ora in poi. Una gioiosa, commossa sicurezza per quella sacra città e per tutta la terra, per i personaggi di questa storia giunti fino a quella sera e per i loro figli, li penetrò e li afferrò con una sommessa musica di felicità, che si effondeva lontano, tutt'attorno. Il piccolo quaderno tra le loro mani sembrava sapesse tutto questo e desse ai loro sentimenti un sostegno e una conferma.
 
 
==Bibliografia==