Teresa Cabarrus: differenze tra le versioni

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Licurgo Cappelletti
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==Citazioni su Teresa Cabarrus==
*Teresa giunse a Parigi in tutto lo splendore della sua bellezza spagnuola: la sua apparizione fu come uno sprazzo di vivida luce nelle sale aristocratiche della superba metropoli. Ella aveva sedici anni; possedeva moltissimo spirito; parlava molto, e parlava bene, con quell'accento colorito che è una proprietà esclusiva delle donne meridionali: ella cantava con quella soave noncuranza di chi nasconde il proprio sapere. Alessandro Lameth diceva: "La natura le ha detto: canta! ed ella ha cantato; le ha detto: balla! ed ella ha ballato". Infatti danzava come cantava, cioè con quella grazia innata, e con quella gaiezza di cuore delle creature predilette dal cielo. ([[Licurgo Cappelletti]])
 
===[[Enrico Nencioni]]===
*Bella e strana, capricciosa ed elegante, dissoluta e pietosa, essa avea per divisa: – vivere e lasciar vivere, godere e far godere. La sua fiorente bellezza avea del Giunonico; ma la gamba forte e nervosa e il piccolo piede perfetto le davano un'agilità da Tersicore. I suoi grandi occhi neri, inondati di fiamme, raggiavano di bontà e di voluttuosa passione. I magnifici capelli bruni cadenti a ciocche, ondulanti a rivi sul collo e sul florido petto come neri serpenti, le davano l'aria tragica di Medea. Attirava, allettava... e a momenti faceva paura.