Due punti: differenze tra le versioni

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*I due punti sono una finestra sul periodo: portano una ventata d'aria fresca, e una raffica di possibilità (rileggete la frase precedente. Non è la prova?). Importante è non eccedere. I due punti vanno usati solo una volta nello stesso periodo. Raddoppiare significa rischiare: due finestre aperte nella stessa stanza creano corrente, e sbattono. ([[Beppe Severgnini]])
*Il Duepuntista è il membro di una setta che conosco bene, poiché ne faccio parte. Ha capito che questo segno – magico, simmetrico, verticale – risolve situazioni complicate, e toglie quegli antipatici cigolii dal discorso.<br>Uno su tutti: il goffo «doppio ''che''» nella frase. I due punti possono infatti introdurre l'oggettiva, anche in assenza di discorso diretto. «Giulio pensa che dovrebbe invitare quella ragazza che gli piace tanto»: sgraziato e lento (la ragazza non accetterà l'invito). «Giulio pensa: dovrebbe invitare quella ragazza che gli piace tanto.» Più spigliato ed efficace. La ragazza potrebbe accettare. Forza Giulio, che ce la fai. ([[Beppe Severgnini]])
*Se il punto è un muro, i due punti sono una porta. ([[Walter Moers]])
 
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[[Categoria:Punteggiatura]]