Voglio mangiare il tuo pancreas: differenze tra le versioni

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[[File:JapaneseFuneralEnvelope.jpg|thumb|Una busta per le offerte ai defunti in uso in Giappone]]
 
*{{NDR|Haruki legge le ultime pagine del diario di Sakura}}<br />Allora, per finire questo è per te. Il tuo nome non l'ho mai scritto perché tu mi avevi detto di non scriverlo. [...] Questo diario te lo regalo, e l'ho detto anche a mia madre: contiene scritti molti messaggi per parecchie persone ma lascio decidere a te se mostrrlomostrarlo agli altri o buttarlo. Questo è l'unico piccolo ringraziamento che posso offrire a te che mi hai dato tanto. [...] Il rapporto che c'è tra di noi non è niente di così banale come un innamoramento o un'amicizia: non trovi anche tu? [...] Quando in ospedale ti ho chiesto di giocare a "obbligo o verità", ti rivelerò cosa volevo domandarti in quell'occasione: volevo chiederti "perché non mi chiami mai per nome, perché non l'hai mai fatto in tutto questo tempo?" Non sarà perché avevi paura che diventassi qualcuno di importante nella tua vita? [...] Avevi paura di rendere me, che prima o poi sapevi di perdere, un'amica o una fidanzata. Chissà se ci ho preso, eh? Se ho indovinato vieni a posare un'offerta di fronte alla mia tomba! E ti sei reso conto che di conseguenza io, per puntiglio, ho scelto di non chiamarti mai per nome? [...] Sappi che io ti ho sempre stimato e ammirato, tu sei una persona straordinaria. ('''Sakura''') <!-- 1:27:44 -->
*Avevo sempre pensato di essere quel tipo di persona che conduce la stessa vita, la medesima vita di altre decine di migliaia di studenti delle superiori: solo un po' più breve. Ma tu mi hai considerata importante nonostante non fossi speciale, non fossi nulla di particolare; proprio tu che non hai bisogno di relazioni fatte di amici o di fidanzate, proprio tu hai scelto me e nessun altro! Ho aspettato per diciassette anni che un giorno tu decidessi che ti ero necessaria, come i ciliegi aspettano la primavera. ('''Sakura''') <!-- 1:31:41 -->
*Ero felice, avevi deciso che ti ero necessario: le mie parole dunque ti erano arrivate, avevi sempre detto che noi eravamo opposti, agli antipodi. Per forza, siamo sempre stati a osservarci l'un l'altra - io in particolare. In tutti questi annoi ho vissuto per incontrarti, ho vissuto compiendo scelte per incontrare te: nient'altro che per questo. Grazie. ('''Haruki''') <!-- 1:34:10 -->