Publio Cornelio Tacito: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Tacito==
*Che cosa intendete fare a Roma? Questo ci inquieta tutti; a Roma non ci si sta senza avere dei propositi cosmopoliti. ([[Theodor Mommsen]])
*El medesimo Cornelio Tacito, a chi bene lo considera, insegna per eccellenzia, come s'ha a governare chi vive sotto e' tiranni. ([[Francesco Guicciardini]])
*Fino a quei tempi il Vico ammirava due soli sopra tutti gli altri dotti, che furono [[Platone]] e Tacito; perché con una mente metafisica incomparabile Tacito contempla l'uomo qual è. ([[Giambattista Vico]])
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*Non conosco autore che introduca in una storia di eventi pubblici tante considerazioni sui costumi e le inclinazioni particolari. E penso il contrario di quel che pensa lui: che dovendo in particolar modo seguire le vite degli imperatori del suo tempo, così diverse ed estreme in ogni sorta di forme, e tante azioni notevoli che proprio la loro crudeltà determinò nei sudditi, aveva una materia più forte e attraente da trattare e da narrare che se avesse dovuto parlare di battaglie e sconvolgimenti universali; tanto che spesso lo trovo sterile, quando sorvola rapidamente su quelle belle morti, come se temesse di annoiarci con il loro numero e la lunghezza del racconto. Questo tipo di storia è di gran lunga il più utile: i moti pubblici dipendono piuttosto dalla condotta della fortuna, quelli privati dalla nostra. È più un giudizio che un'esposizione di storia: ci sono più precetti che racconti. Non è un libro da leggere, è un libro da studiare e da imparare; è così pieno di sentenze che ve ne sono a dritto e a rovescio: è un vivaio di riflessioni morali e politiche, per profitto e ornamento di coloro che occupano un posto nel governo del mondo. Egli perora sempre con ragioni solide e vigorose, in modo acuto e sottile, secondo lo stile ricercato del tempo; amavano tanto agghindarsi che quando non trovavano acutezza e finezza nelle cose, la traevano dalle parole. Si avvicina non poco alla scrittura di Seneca; lui mi sembra più polputo, Seneca più acuto. È particolarmente utile a uno Stato confuso e malato come il nostro attuale: direste spesso che ci dipinge e ci punge. Quelli che dubitano della sua buonafede si accusano a sufficienza di volergli male per altro verso. Ha opinioni sane e propende per il partito buono nelle faccende di Roma. ([[Michel de Montaigne]])
*Quell'anima ardita e maschile, quello stile che va nelle viscere dell'uomo come una lama infuocata, quelle alte e tremende virtù e quelle spaventose turpitudini che scolpisce nel diaspro. ([[Giuseppe Giusti]])
*Tacito fu monarchico per necessità, si potrebbe dire per disperazione. ([[Theodor Mommsen]])
*Tacito, maestro di concisione sintesi e intensificazione verbale, è lo scrittore latino più [[Futurismo|futurista]] e molto più futurista dei maggiori scrittori moderni. Ad esempio: [[Gabriele D'Annunzio|Gabriele d'Annunzio]]. ([[Filippo Tommaso Marinetti]])
*Tacito s'era persuaso che la divinità non avesse alcun diretto rapporto coi fatti umani, che anche i prodigi avvenissero ''sine cura deum''; spesso gli veniva il dubbio, non forse un certo fatale movimento affatichi gli esseri senza lasciar posa mai, oppure il caso li governi; ma questo con certezza sapeva, che la prima ragione degli atti umani sta nelle passioni dei singoli e nell'indole generale dell'umanità. Tale persuasione lo condusse a fare delle profonde osservazioni psicologiche, e di qui la sua abilità nel ritrarre i caratteri, di qui le belle e vere sentenze che egli opportunamente intrecciò al racconto, dandogli lume e varietà. ([[Felice Ramorino]])