Publio Cornelio Tacito: differenze tra le versioni

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*[...] nell'adulazione si trova uno sconcio delitto di servitù, e nella malignità appare un falso aspetto di libertà. (I, 1; vol. I, p. 27)
:[...] ''adulationi foedum crimen servitutis, malignitati falsa species libertatis inest.''
*[...] questa rara felicità dei tempi ove pensar come vuoi e dir quel che pensi è permesso. (I, 1; vol. I, p. 27)
:''rara temporum felicitate ubi sentire quae velis et quae sentias dicere licet.''
*Sospetto sempre e malvisto dai dominanti, chi è indicato come il più vicino a succedere. (I, 21; vol. I, p. 59)
:''Suspectum semper invisumque dominantibus qui proximus destinaretur.''
*[...] ilquella delittoavidità siche giovaha dellal'uomo fretta,di lecredere buonepiù deliberazionivolentieri con l'indugiare guadagnanoal [...[mistero]]. (I, 3221; vol. I, ppp. 73-7461)
:[...] ''cupidine ingenii humani libentius obscura credendi.''
*[...] il delitto si giova della fretta, le buone deliberazioni con l'indugiare guadagnano [...]. (I, 32; vol. I, pp. 73 e 75)
:[...] ''scelera impetu, bona consilia mora valescere'' [...].
*[...] la [[viltà]] è malsicura; anche se si dovrà soccombere, bisogna affrontare il pericolo [...]. (I, 33; vol. I, p. 75)
:[...] ''intuta quae indecora; vel si cadere necesse sit, occurrendum discrimini'' [...].
*[...] nellefra discordiei civili nulla[[Cattiveria|malvagi]] è più sicurofacile dellaaccordarsi prontezza,per allorchéla v'èguerra piùche bisognoesser diconcordi agirein che di discuterepace. (I, 6254; vol. I, ppp. 117107 e 109)
:[...] ''faciliore inter malos consensus ad bellum quam in pacem ad concordiam.''
*[...] tale essendo la natura degli uomini, di seguir prontamente ciò che non si osa di cominciare. (I, 55; vol. I, p. 109)
:[...] ''insita mortalibus natura, propere sequi quae piget inchoare.''
*[...] nelle discordie civili nulla è più sicuro della prontezza, allorché v'è più bisogno di agire che di discutere. (I, 62; vol. I, p. 117)
:[...] ''nihil in discordiis civilibus festinatione tutius, ubi facto magis quam consulto opus esset.''
*[...] chi vuole l'impero non ha via di mezzo fra i precipizi e le cime. (II, 74; vol. I, p. 271)
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*{{NDR|[[Galba]]}} Era tuttavia bonario e liberale: virtù che, se non c'è misura, menano a rovina. (III, 86; vol. II, p. 147)
:''Inerat tamen simplicitas ac liberalitas, quae, ni adsit modus, in exitium vertuntur.''
*[...] fra gli imbrogli e le discordie chi più è malvagio, più può: ma alla pace e alla quiete ci vuol la virtù. (IV, 1; vol. II, pp. 151-152 e 153)
:[...] ''inter turbas et discordias pessimo cuique plurima vis, pax et quies bonis artibus indigent.''
*Tanto è più agevole resituir l'ingiuria che il [[beneficio]], perché la riconoscenza si stima un peso; ma il vendicarsi, un guadagno. (IV, 3; vol. II, p. 155)