Isidoro Reggio: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Isidoro Reggio==
*Il 18 dicembre {{NDR|1882}}, alle 10 di mattina, il Consiglio di guerra fece condurre il condannato alla sua presenza e gli comunicò la sentenza di morte da eseguirsi mediante capestro, nel cortile della caserma grande.<br>[[Guglielmo Oberdan|Oberdan]] accolse impassibile la lettura della sentenza. Quando ebbero finito di leggere, egli disse semplicemente: ''grazie''. Fu ricondotto nella sua cella e guardato a vista da due soldati con la baionetta inastata.<ref>Da ''[https://archive.org/details/storiadellagrand02regguoft/page/n1/mode/2up Storia della grande guerra d'Italia]'', vol. II, Istituto editoriale italiano, Milano, 1916, p. 53.</ref>
 
*L'italianità del Trentino, – disse l'on. [[Cesare Battisti|Battisti]], – ebbe un solo sostenitore: l'Austria. Fu l'Austria che inferocendo sempre più e cinicamente negando agli italiani ad essa soggetti ogni più piccolo diritto, li mantenne in stato di ribellione, li ritemprò nella lotta, nell'amore alla patria; fu l'Austria che di tratto in tratto obbligò gli italiani del Regno a scuotersi quando udivano i colpi del bastone tedesco, laceranti carni italiane. Ma furon sobbalzi, sussulti momentanei. La parola d'ordine che da Roma giungeva ai giornali era: ''silentium!''<ref>Da ''Storia della grande guerra d'Italia'', vol. II, Istituto editoriale italiano, Milano, 1916, p. 92.</ref>
 
==Note==