Vandana Shiva: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m uscita
m Correzione trattini in lineette
Riga 2:
 
==''Vacche sacre e mucche pazze''==
*Si sostiene da più parti che le varietà frutto del miracolo della moderna agricoltura industriale, la [[Rivoluzione Verde]], hanno evitato la carestia grazie alle loro rese più elevate. Ma queste rese più elevate scomparirebbero se si guardasse alle rese complessive di tutti i prodotti realizzati in un'azienda agricola. Le varietà della Rivoluzione Verde hanno fatto aumentare la produzione di grano riducendo quella di paglia, e questa «spartizione» è stata ottenuta impedendo la crescita delle piante, il che ha permesso loro - tra l'altro - di tollerare dosi massicce di fertilizzante chimico. (p. 24)
*Questo modo di concepire l'abbondanza si basa sul fatto che, fornendo cibo agli altri esseri viventi, è possibile salvaguardare le condizioni della nostra stessa sicurezza alimentare. E il riconoscimento, contenuto nell'''Isho Apanishad'', che l'universo è creato da Dio a vantaggio di tutti. Ogni forma individuale di vita deve imparare a procurarsi i propri vantaggi, intendendoli tuttavia come parte di un sistema in stretto rapporto con le altre specie. Bisogna evitare che una specie interferisca con i diritti delle altre. (p. 29)
*Dobbiamo riprenderci il diritto di conservare i semi e la [[biodiversità]]. Il diritto al nutrimento e al cibo sano. Il diritto di proteggere la terra e le sue diverse specie. Dobbiamo fermare il furto delle multinazionali a danno dei poveri e della natura. La democrazia alimentare è al centro dell'agenda per la democrazia e i diritti umani, al centro del programma per la sostenibilità ecologica e la giustizia sociale. (p. 30)
*La diversità dei suoli, del clima e delle piante ha contribuito alla diversità delle culture alimentari nel mondo. I sistemi alimentari basati sul mais dell'America centrale, quelli asiatici basati sul riso, la dieta etiope a base di ''telf'', l'alimentazione basata sul miglio dell'Africa non sono una questione agricola ma elementi centrali della diversità culturale. Sicurezza alimentare non significa solo accesso a una quantità sufficiente di cibo ma accesso ad alimenti culturalmente appropriati. (p. 32)
* La deregolamentazione ambientale è parte essenziale della liberalizzazione commerciale, e pertanto libero commercio e difesa dell'ambiente sono incompatibili. Per salvare le tartarughe, bisogna respingere insieme il libero scambio e le tecnologie distruttive dell'ambiente. (p. 51)
*Una nuova lotta per la libertà dell'India è giustamente iniziata dalle «periferie» ambientali e sociali del paese, dalle coste, sotto la guida delle donne, nell'interesse dei pescatori tradizionali, dei senzaterra e dei piccoli agricoltori. Dalle «periferie» sta nascendo una nuova India - un'India costruita sui principi della sostenibilità e della giustizia, della pace e dell'armonia, della democrazia e della diversità.<br>La seconda lotta per l'indipendenza è appena cominciata. (p. 63)
*Diversità ed alta produttività vanno per mano quando si prendono in considerazione tutti i raccolti e tutti i costi degli input esterni da sommare a quello degli altri input. Il paradigma della monocoltura ha come riferimento le rese delle merci prese una alla volta, e riesce ad esternalizzare i costi degli input chimici e dell'energia. Le agricolture industriali inefficienti e dispendiose vengono così presentale canne efficienti e produttive. (p. 120)
*Non abbiamo bisogno dell'ingegneria genetica per ottenere raccolti ricchi di nutrienti: l'amaranto ha nove volte più calcio del grano e 10 volte più calcio del riso. Il suo contenuto di ferro è quattro volte quello del riso, e ha due volte in più di proteine. Il miglio ''finger'' fornisce 35 volte più calcio del riso, due volte piú di ferro e cinque volte più di minerali. Il miglio ''barnyard'' contiene nove volte più minerali del riso. Prodotti nutrienti e rispettosi delle risorse come i diversi tipi di miglio e di legumi sono la strada più sicura verso la sicurezza alimentare.<br>La biodiversità ha già le risposte ai problemi per risolvere i quali ci viene proposta l'ingegneria genetica. Spostarsi dalla monocoltura della mente alla biodiversità, dal paradigma dell'ingegneria a quello dell'ecologia, può aiutarci a conservare la biodiversità, rispondere ai nostri bisogni di alimenti e di nutrimento, evitare i rischi dell'inquinamento genetico. (pp. 121-2)