Il cavaliere dalla pelle di leopardo: differenze tra le versioni

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*L'arte di amare esige anzi tutto che rimangan segrete le nostre pene; colui che ama deve essere capace di subire la solitudine, e, lungi dalla sua amata, solo a lei deve pensare. (n. 12; 1945)
*L'amor più nobile non sfoggia ma nasconde pena. | L'onora chi da solo sa soffrir e che, solingo, da lui | cerca ristoro, ma lontananza gli è fuoco, sventimenti e | morte. Resiste all'ira dei re, ma a lei sta sottomesso. (n. 12; 1998)
 
*L'amore, la bellezza, il pudore sono le tre forme sacre, i tre colori principali di ogni pura [[poesia]]. (n. 17; 1945)
*La poesia è anzi tutto un ramo della filosofia; è la voce divina per esprimere concetti divini: non è possibile calcolare la vastità delle sue risonanze nel cuore di ogni ascoltatore. Il lungo discorso si abbrevia senza nuocere al soggetto, la più breve poesia può essere la più pregiata e bella. (n. 19; 1945)
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*La fedeltà ai [[Sovrano|sovrani]] è un dovere sacro! (Avthandil, n. 153; 1945)
*Un vero uomo non si piega mai dinanzi alla [[sciagura]], ma lotta con coraggio e temerariamente la affronta. (Avthandil, n. 153)
 
*Quando un innamorato vaga per i campi in cerca di un oggetto per l'amata, bisogna che sia solo.<br>Nessun essere umano ha mai conquistato la perla preziosa senza sforzi e sacrifici! (Avthandil, n. 161; 1945)
*Se un amante ha da correre le piane, il deve far | da solo. Perla non cade a chi senza fatica onesta la | fa sua, ma di biasimo è degno il turpe che la ottien barando. (Avthandil, n. 161; 1998)
 
*Per passare dalla [[Vita e morte|vita alla morte]], è sufficiente una sola sciagura e non cento! (Avthandil, n. 163; 1945)
*Meglio resistere indifferenti ai colpi del destino già ricevuti. (Avthandil, n. 47; 1945)