Predestinazione: differenze tra le versioni

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Paolo in sezione
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*Le vostre idee di sviluppo e crescita implicano un avanzamento lineare verso la perfezione, così che sarebbe difficile per voi immaginare il tipo di ordine che pervade tutto. In ultimo, un Dio completo o finito, Tutto Ciò Che È, finirebbe con lo spegnere la sua creazione. La perfezione presuppone infatti un punto oltre il quale sia impossibile qualunque sviluppo e creatività.<br>Ci sarebbe un ordine nel quale avrebbe posto solo la predestinazione, con ogni parte che si adatta ad un ordine specifico, senza la libertà di cambiare lo schema dato. L'ordine c'è, ma in quest'ordine c'è libertà, la libertà della creatività che caratterizza Tutto Ciò Che È e garantisce il Suo infinito divenire.<br>Ora, in questo infinito divenire vi sono stati che direste perfetti, ma se in essi la creatività si arrestasse, qualunque esperienza sarebbe destinata a sottostare ad un arresto. Eppure questa grande complessità non è incontrollabile; in effetti, è una cosa semplice, come un seme. ([[Jane Roberts]])
*Ogni persona vive per se stessa, gode di libertà per raggiungere i propri fini personali e sente con tutto il proprio essere che in un dato momento può compiere o non compiere una data azione; ma non appena l'ha compiuta, quella stessa azione diventa irrimediabile, rientra nel patrimonio della storia, nella quale non ha più carattere di libertà ma di predestinazione. ([[Lev Tolstoj]], ''[[Guerra e pace]]'')
*Se si interpreta una disgrazia, la propria carenza intellettuale, la propria malattia in modo da vedere in ciò una predestinazione, una prova o una misteriosa punizione per azioni commesse in precedenza, ci si rende interessante il proprio essere e ci si innalza nell'immaginazione al di sopra dei propri simili. Il peccatore orgoglioso è una figura nota a tutte le sètte religiose. ([[Friedrich Nietzsche]])
 
===[[Paolo di Tarso]]===