Federigo Enriques: differenze tra le versioni

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==''Scienza e razionalismo''==
*Per chi non abbia mai letto alcuna cosa di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] (sono in questo caso anche dei filosofi ed avrebbero torto di considerare ingiuriosa questa affermazione) è indispensabile dir subito dello stile di lui e della psicologia che vi si connette.<br>Gli hegeliani affermano che Hegel è difficile a comprendere perché è profondo e perché adopera uno speciale linguaggio tecnico. Ma tali caratteri appartengono pure a [[Isaac Newton|Newton]], che non solleva nel pubblico scientifico l'accusa di essere incomprensibile. In verità il linguaggio di Hegel è tutto l'opposto di un linguaggio tecnico, se con questa parola si designa un linguaggio convenzionale atto a precisare l'espressione comune. È una lingua che sforza la forma volgare soltanto per promuovere associazioni indeterminate, a base di assonanze verbali o di vaghe analogie o d'immagini aventi un contenuto affettivo. (daIII ''[https://archive.org/details/EnriquesScienzaRazionalismo/mode/1up ScienzaRazionalismo e razionalismo]storicismo'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1912, p. 147)
*Questo stile {{NDR|di Hegel}} ci rivela già un aspetto fondamentale della psiche hegeliana, avversa al pensiero scientifico; l'incapacità ad inibire le associazioni, a determinare i concetti colla rigida astrazione. Insomma – a prescindere dalla straordinaria fantasia o genialità poetica e dalla coerenza delle ispirazioni sentimentali – Hegel si manifesta come un povero intelletto (intelletto è appunto la parola dispregiativa con cui egli designa la ragione del pensatore esatto!); e proprio in questa povertà, nel non senso di certe argomentazioni che si dànno per difficili, risiede spesso la pretesa profondità del mistero che si discopre soltanto agli iniziati, cui Dio ha largito in dono un particolar lume speculativo; i quali pur troppo non riescono a spiegare agli altri l'altissima verità di cui vantano il possesso, ma si fanno forti della riverenza verso un nome illustre per imporre alle anime deboli una prudente riserva. (daIII ''ScienzaRazionalismo e razionalismostoricismo'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1912, pp. 147-148)
*Alla deficienza delle facoltà astratte e determinatrici dell'intelletto, fa riscontro in Hegel uno sviluppo immenso della facoltà associativa, che dà risalto e colorisce la sua grande fantasia; egli possiede in alto grado, ad esclusione dell'altro, uno dei due caratteri che formano lo spirito logico: lo spirito che tende ad unificare e coordinare le immagini, per contrapposto a quello che riesce a fissarle inibendo il corso delle associazioni. Ma questa fantasia è dominata da un'ispirazione affettiva, che si traduce di quando in quando nella prosa hegeliana e le conferisce una severa bellezza. (daIII ''ScienzaRazionalismo e razionalismostoricismo'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1912, p. 149)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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*Federigo Enriques, ''[https://archive.org/details/enriqueslematematichenellastoria/mode/1up Le matematiche nella storia e nella cultura]'', lezioni pubblicate per cura di Attilio Frajese, prefazione di Lucio lombardo Radice, ristampa anastatica dell'edizione 1938, Nicola Zanichelli editore, Bologna, 1982.
*Federigo Enriques, ''[https://archive.org/details/EnriquesStoriaLogica/mode/1up Per la storia della logica]'', Nicola Zanichelli editore, Bologna, 1922.
*Federigo Enriques, ''[https://archive.org/details/EnriquesScienzaRazionalismo/mode/1up Scienza e razionalismo]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1912.
 
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