Antonio Beltramelli: differenze tra le versioni

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==''L'ombra del mandorlo''==
===[[Incipit]]===
''... e la carovana passa.''<br><br>Ora la solitudine del monte non gli aveva dato riposo nessuno, e tutto ciò ch'egli si era ripromesso dalla calma di una vita ritirata fra le selve e le fonti, non aveva ottenuto.<br>Non poteva esser solo. La sua vita interiore non gli bastava più. Non gli bastava la lettura de' suoi autori favoriti, non la meditazione, non la semplice e schietta chiarità della montagna.<br> La pura gioia non era lassù, nella sua piccola casa troppo deserta, ora.<br>Certi ricordi odoravano come rose languenti... Certe memorie gli dolevano come ferite...<br>La solitudine non è un bene quando non risponde a uno stabile equilibrio dello spirito.<br>Ed egli non poteva essere solo.<br>Che avrebbe egli fatto?.. Dove andare?.. A quale porto dirigersi?.. A quale ombra riposava la creatura che poteva essergli destinata?<br>Forse al di là degli oceani, dove non sarebbe arrivato giammai... forse, in una solitudine eguale, che aspettava un fratello d'amore dalle strade della terra... e si fermava, al vespero, sotto le siepi... e ascoltava il pianto delle canzoni che muoiono col vento lontano...
 
===Citazioni===
*- Non occorre una guida per godere una bella città, per penetrare nell'anima di un luogo. Bastano gli occhi che sappian vedere. Tutta la storia non aggiunge un senso o una soavità nuova a un solo mattone, a una sola scheggia di marmo. Ciò che conosciamo ci basta. Le guide sono una Beozia internazionale. Servono a chi viaggia per niente, o per far sapere agli altri ciò a cui gli altri non interessano. (p. 88)
*La [[Chiesa]] è saggia e IddioId[[dio]] è lontano. (p. 99)
*[[Gesù]] di Galilea ebbe il terribile potere di chiamare sul mondo lo spirito di Lui; ma gli uomini si traviarono poi per diverse vie. (p. 99)
*Certe donne hanno l'anima di un Saladino. Le Neronesse son molto peggiori dei Neroni, dei Tiberi e dei Caracalla.<br>Ma l'uomo le sposa fanciulle, quando ancora non hanno i baffi e sembrano tutte un delicato profumo; anche i loro pensieri sono come la vetrina di un profumiere e sono tutte angelicate creature. (p. 103)
 
 
{{NDR|Antonio Beltramelli, ''L'ombra del mandorlo'', Edizioni A. Mondadori, 1921.}}