Giuseppe Abozzi: differenze tra le versioni

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=== Assemblea Costituente ===
{{cronologico}}
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} E quanto al rigurgito di carte dalla periferia al centro, di cui parlava l'onorevole Tessitori, rigurgito che è caratteristico dello Stato accentratore, io vorrei dire che le carte continueranno a correre, e la Regione non farà risparmiare un solo soldo di carta. Continuerà a correre dalla periferia al capoluogo, invece che a Roma: il viaggio sarà più corto, ma questo solo è il vantaggio.<ref name="AC136_4406">{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=p. 4406|data=1947-06-03}}</ref>
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} [[Antonio Fogazzaro]] chiamava «pneumatiche» certe parole, forse intendendo che nel vuoto si può mettere l'aria che si vuole, e nel vuoto della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]] è stata messa l'aria regionale.<ref name="AC136_4407">{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=p. 4407|data=1947-06-03}}</ref>
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} D'improvviso, quel regionalismo, che sembrava l'avanzo di una triste eredità storica di lotte e di divisioni, è diventato la suprema esigenza nazionale.<ref name="AC136_4407"/>
 
*L'onorevole [[Emilio Lussu|Lussu]] ha sempre detto che non è federalista. Io sono disposto a credergli, perché penso che sia un uomo di buona fede, e non faccio il processo alla sua coscienza. Faccio invece il processo alla sua subcoscienza: [...] Nasce il forte sospetto che molti autonomisti abbiano una coscienza regionalista e una subcoscienza federalista.<ref name="AC136_4408">{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=p. 4408|data=1947-06-03}}</ref>
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} [...] L'ente Regione, come ben diceva l'onorevole Colitto, si risolve in un accentramento nel capoluogo, con la conseguenza di una lotta fra il capoluogo stesso e le provincie detronizzate. Ma che cosa dico? Non si tratta soltanto di una lotta fra il capoluogo di Regione e le provincie detronizzate; si tratta anche di una lotta tra Regione e Regione, di una lotta tra Regioni povere e Regioni ricche.<ref name="AC136_4408"/>
 
* Se l'onorevole Zotta varcasse il nostro inquieto Tirreno e toccasse la dolente isola sarda, si convincerebbe in un'ora che, nonostante i potenziamenti, nonostante lo stimolo delle possibilità autoctone, cento ettari di terreno delle nostre plaghe desolate varranno sempre meno di un solo ettaro di terreno della Val Padana e le nostre povere, le noste misere industrie sono a distanza stellare dalle industria del Nord.<ref name="AC136_4408"/>
 
* Un tempo il popolo pagante aveva uno strano nome: lo si chiamava «Pantalone»; ma col sistema finanziario della Regione, che è questo: la Regione arriva fino a dove arriva, dove non può arrivare, arriva lo Stato e paga, si è creato un nuovo «Pantalone», e questo Pantalone è lo Stato.<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=pp. 4408-4409|data=1947-06-03}}</ref>
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} Se si volesse attuare un razionale decentramento, si dovrebbe scegliere la provincia come centro vitale.<ref name="AC136_4409">{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=p. 4409|data=1947-06-03}}</ref>
 
* La Sardegna non vuole nulla, dico io, o vuole molte cose; e fra queste molte cose non c'è certo l'autonomia.<ref name="AC136_4409"/>
 
*{{NDR|Sull'istituzione delle regioni}} Se l'istituzione dell'ente Regione sarà approvata, ebbene, dirò che Dio vuole quel che il popolo vuole, e non se ne parli più.<ref name="AC136_4411">{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed136/sed136.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947|p=p. 4411|data=1947-06-03}}</ref>
 
*{{NDR|Durante la discussione sugli statuti speciali alle regioni del 27 giugno 1947}} Verrà un giorno in cui le Regioni non si contenteranno di quello che hanno e penseranno che se c'è qualche altra Regione che ha qualche cosa di più, di quel di più dovranno beneficiare anch'esse. E questo è un male, perché così avverrà che si parleranno cento lingue diverse, ma la sola lingua che non si sentirà più sarà la lingua sovrana dello Stato.<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/_dati/Costituente/Lavori/Assemblea/sed164/sed164.pdf|titolo=Assemblea Costituente - Seduta di venerdì 27 giugno 1947|p=p. 5231|data=1947-06-27}}</ref>