Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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*Mi ricorderò di voi quanto tutto sarà finito {{NDR|la [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020]]}}. Di voi che avete smantellato la sanità pubblica per finanziare centri di estetica e ora tuonate contro lo Stato perché mancano respiratori. Di voi farisei che, mentre pontificavate sulla vita, mettevate il profitto davanti alla vita stessa, e la difesa dei beni davanti a quella delle persone. Di voi, che ci avete coperto di veleni e lasciato desertificare l'Italia dei borghi; e di voi, volonterosi partigiani dell'economia del saccheggio, dello scarto e dello spreco, che avete de-localizzato in Asia e tolto lavoro alla nostra gente. E di voi, che avete coperto tutto questo, facendoci credere che il problema fossero gli immigrati, quando siete stati i primi a chiamarli per ingrassarvi il culo. E soprattutto di voi, ultra-liberisti da talk show, che avete smantellato cultura e senso del dovere,obbligandoci a gestire questa emergenza più con la polizia che con l'educazione civica. E infine di voi, che anche ora, nel momento estremo, seminate zizzania e bugie per coprire di fango chi senza clamore si spende per soccorrere gli ultimi.<ref>Da ''Racconto la storia e le fiabe italiane ai nipotini su Skype'', ''la Repubblica'', 27 marzo 2020, p. 29.</ref>
*Ottaviano, Pompei Scavi, Castellammare. Questa non è la ferrovia dell'[[Etna]], solitaria tra le ginestre. Il [[Vesuvio]] è un vulcano metropolitano. Tra il cratere e le rotaie c'è distanza minima. La gente lo vive con intimità, confidenza. E il treno passa tra gallerie e giardini di limoni, stratificazioni di terrazze, case e balconi "'ncoppa 'o mare". L'intasamento è pazzesco. Una giungla irriformabile. Ma ogni cantoniera, ogni stazione, ogni passaggio a livello è guardato e abitato. La [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]] è una creatura viva, piena.<ref>Da ''L'Italia in seconda classe'', Feltrinelli, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=zZU8CwAAQBAJ&lpg=PT67&dq=&pg=PT67#v=onepage&q&f=false pp. 67-68]. ISBN 9788858824801</ref>
*Per gli italiani, la [[ferrovia]] resta cosa da immigrati e da poveracci. Guardate [[Bergamo]], città ricchissima. Ha una stazione da Terzo Mondo. (da ''L'Italia in seconda classe'')
*Prendo l'unica decisione possibile: consumare un distacco dal [[libro]]. Temporaneo, almeno. Spesso ho sofferto per il fascino pervasivo della parola scritta che mi impediva di partire, imbrigliando la fantasia narrabonda. Il libro è come il padre: ti svezza, ti irrobustisce, ti fa crescere dentro la curiosità del mondo, ma è anche una trappola che ti spinge ad accontentarti delle meraviglie che contiene. Per partire devi talvolta rinnegare il padre, perché non puoi affrontare il mondo col suo peso sulle spalle. (da ''Annibale'')
*{{NDR|Riferito alla città di [[Siracusa]]}} Sulla terrazza di Aldo Palazzo – artista-fotografo dalla ruvida chioma moschettiera – aspetto il tramonto con due olive, un pomodoro e una coppa di bianco fresco. Il sole indora architetture arabo-normanne, sveve e ispaniche. Mi sento a Cartagena; col viaggio che torna al suo punto di partenza. Non c'è più niente di greco qui, se si esclude il fantastico duomo, cresciuto dentro le colonne doriche di un tempio a Minerva. Incontro stranieri drogati di sublime lentezza. Come Kali Jones, che viene a tuffarsi con me dagli scogli. Kali non chiede altro dalla vita. I tetti, le rondini, il mare; e il rumore di stoviglie nella sera.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/2007/08/speciale/altri/2007annibale/annibale-17/annibale-17.html?refresh_ce La svolta di Siracusa e il genio dei teoremi]'', ''Repubblica.it,'' 15 agosto 2007.</ref>