Cristianesimo: differenze tra le versioni

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Angelo Camillo De Meis
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*Come la letteratura occidentale non sarebbe pensabile senza i poemi omerici, senza [[William Shakespeare|Shakespeare]], senza [[Dante Alighieri|Dante]], così la nostra cultura nel suo più ampio insieme non avrebbe senso se volessimo tagliarne via il Cristianesimo. ([[Gianni Vattimo]])
*Come sarebbe sciocco prestar fede ai miracoli del paganesimo, così è estremamente sciocco prestare fede a quelli del cristianesimo, poiché gli uni e gli altri scaturiscono da uno stesso principio di errori, di illusioni, di menzogne. ([[Jean Meslier]])
*Cristianesimo – Il Saggio sa che la piena assoluta felicità non è possibile in questa vita di fango e di senso, tutta accidente, errore e peccato, per cui non cura le fallaci e transitorie gioie della terra; ei pensa alla felicità futura, alla salute eterna, che se non sarà la conoscenza, sarà almeno la visione di Dio; e però, come il saggio epicureo, volentieri sacrifica la vita presente alla vita avvenire. Il Cristianesimo è un epicureismo intellettuale. ([[Angelo Camillo De Meis]])
*Date retta a me – vecchio incredulo che se ne intende! – il capolavoro della propaganda anticristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani e nei cattolici soprattutto una cattiva coscienza, l'avere instillato l'imbarazzo e la vergogna per la loro storia, a convincerli di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo… io agnostico ma storico che cerca di essere oggettivo, vi dico che dovete reagire in nome della verità; spesso infatti non è vero, e se talvolta del vero c'è, è anche vero che in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre; perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche? Se fosse vera quella vergognosa menzogna dei secoli bui perché ispirati dalla fede del Vangelo, perché allora tutto ciò che ci resta di quei tempi è di così fascinosa bellezza e sapienza? Anche nella storia vale la legge di causa ed effetto. ([[Léo Moulin]])
*Davanti a queste incontestabili verità sorge con forza la domanda, la curiosità di sapere: ma allora com'è nato il cristianesimo? Chi e quando ne ha stabilito norme e procedure, riti e dogmi? [[Gesù]] non ha mai pensato di rendere obbligatori un comportamento o una verità certificati per decreto. Ha esortato, ha pregato, ha dato l'esempio. Soprattutto, nulla era più lontano da lui di una congerie di leggi, un'organizzazione monarchica, uno Stato sovrano dotato di territorio, moneta, esercito, polizia e giurisdizione, sia pure ridotti – ma solo dopo aspre lotte – a dimensioni simboliche. Torna di nuovo la domanda: ma allora chi ha elaborato tutto questo? perché? quando? La vicenda del cristianesimo, ricostruita nel suo effettivo svolgimento secondo le leggi della ricerca storica e non della teologia, rappresenta una complessa avventura umana ricca di drammi, di contrasti, di correnti d'opinione che si sono scontrate sui piani più diversi: la dialettica, l'invenzione ingegnosa, la ricostruzione ipotetica di eventi sconosciuti a costo di affrontare i più inverosimili paradossi; l'amore per gli uomini, certo, nella convinzione di fare il loro bene, ma anche gli interessi politici, gli arbitrii e gli inganni; non di rado l'opposizione al mutamento spinta fino allo spargimento di sangue. ([[Corrado Augias]])