August Strindberg: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*[...] ogni [[parola]] si ritorce contro di noi [...]. (cap. I, p. 25)
*Così, a poco a poco, rimasi da [[solo]], rinviato esclusivamente ai superficiali contatti cui mi costringeva il mio lavoro e che per lo più tenevo per telefono. Non voglio negare che l'inizio fosse difficile e che il vuoto che si chiudeva attorno a me esigesse di essere colmato. Troncando i rapporti con gli altri, mi sembrò dapprima di perdere forza, ma contemporaneamente il mio Io iniziò come a coagularsi, addensarsi attorno a un nucleo, dove tutte le mie esperienze si raccoglievano, si fondevano e divenivano nutrimento per la mia anima. Inoltre, mi abituai a trasformare tutto ciò che vedevo e sentivo, ogni cosa in casa, per la strada, nella natura, e mettendo in relazione ogni mia percezione con il lavoro che stavo svolgendo, sentivo che il mio capitale cresceva, e gli studi che facevo in solitudine risultavano di maggior valore di quelli che avevo fatto sugli uomini nella vita di società. (cap. II, p. 34)
*[...] non possedere nulla è un aspetto della libertà. Non possedere nulla, non desiderare nulla, significa rendersi irraggiungibili ai colpi più duri della sorte. Ma, allo stesso tempo, avere abbastanza denaro, e dunque sentire che si può se si vuole, è una gioia, perché significa indipendenza, un altro aspetto della libertà. (cap. II, p. 35)
*Nei [[sogni]] si rispecchia il mio intimo, perciò posso servirmene come di uno specchio per la barba: vedere quello che faccio, evitando di tagliarmi. (cap. II, p. 45)
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*Al [[mattino]], dopo una serata sobria e una notte di buon sonno, quando mi alzo dal letto, la vita stessa è un godimento positivo. È come risorgere dai morti. Tutte le facoltà dello spirito sono rinnovate e le forze che derivano dal sonno sono raddoppiate. È come se sentissi di poter cambiare il mondo, condurre i destini delle nazioni, dichiarare guerre, detronizzare dinastie. Quando poi leggo il giornale e nelle notizie dall'estero vedo ciò che è cambiato nella storia del mondo, mi sento proprio al centro del presente, dove il mondo si trova in questo istante. Io sono un "contemporaneo", e lo sento come se nel mio piccolo avessi partecipato a creare questo presente con il mio apporto nel passato. Quindi leggo del mio paese, infine della mia città.<br>Rispetto a ieri, la storia del mondo è andata avanti. Le leggi sono cambiate, sono state aperte vie commerciali, sono state sconvolte successioni al trono, rinnovate costituzioni. Della gente è morta, della gente è nata, della gente si è sposata.<br>Rispetto a ieri, il mondo è cambiato; con un nuovo sole e un nuovo giorno sono arrivate le novità e io stesso mi sento rinnovato. (cap. III, pp. 71-72)
*[...] il [[Ateismo|non credente]] è sterile, il suo spirito è così pastorizzato che non vi cresce nulla; egli è la negazione, il meno, un'entità immaginaria, il rovescio, il saprofita che non vive di sé stesso ma delle radici di ciò che sta crescendo; egli manca di un'esistenza autonoma, perché per negare ha bisogno di un positivo da negare. (cap. III, p. 80)
*[...] so che la [[fede]] è solo uno stato dell'anima e non una speculazione e so che questo stato è per me salutare ed educativo (cap. III, p. 81)
*Siamo tutti [[Amico e nemico|nemici]], e [[Amico e nemico|amici]] solo quando conviene lottare assieme. (cap. V, p. 106)
*[...] la [[bellezza]] segue sempre la ricchezza [...]. (cap. V, p. 108)