Emilio Gentile: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎L'Italia giolittiana: il fallimento di Giolitti
Riga 19:
*Personalità brillante ma priva di originalità, intelligente ma poco costante nell'impegno, legato al mondo degli affari e della finanza per la sua professione di avvocato, Fortis era politicamente un tipico rappresentante della maggioranza neotrasformista di Giolitti. (cap. VI, p. 123)
*L'avvento di Giolitti al potere non modificò la sostanza della politica estera iniziata da Visconti Venosta e continuata da Prinetti. Uomo di politica interna, Giolitti ebbe sempre chiaro il disegno di una politica di equilibrio, cercando di mantenere distinte la politica interna e quella estera, con una pacifica ricerca di collaborazione con tutte le potenze europee, senza progetti immediati di alterazione dello ''status quo'' e delle tradizionali relazioni ufficiali. (cap. VIII, p. 178)
 
*[...] alla fine della sua lunga egemonia nella vita politica ed amministrativa, Giolitti non era riuscito a risolvere i principali problemi da lui stesso indicati come fondamentali per lo sviluppo del paese e della democrazia: la conquista del consenso delle classi popolari e la conversione dei cattolici e dei socialisti allo Stato liberale per il consolidamento delle istituzioni. (cap. IX, p. 231)
 
==Bibliografia==