August Strindberg: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
*...forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un'istituzione per la ricreazione delle persone colte. Aspettando un siffatto teatro potremo ben scrivere per il cassetto e preparare il repertorio futuro. Io ho fatto un tentativo! Se non è riuscito, ci sarà abbastanza tempo per farne altri! (dalla prefazione a ''La signorina Julie'')<ref name= Codignola/>
*Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimarrà nella storia. P.S. La signorina Julie è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche. (dalla lettera a Bonnier)<ref name= Codignola>Citato in August Strindberg, ''La signorina Julie'', traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982.</ref>
 
==''Dall'Italia''==
*Vidi un palazzo grande come l'Istituto Tecnologico, che si ergeva sulla montagna e aveva l'aspetto di un castello reale. Era la [[Albergo dei Poveri (Genova)|casa dei poveri]]. Chiesi a un uomo se ci fossero molti bambini senza padre e madre. Strani, poveri bambini! Dunque i palazzi non sono solo costruiti sulle capanne dei contadini, ma anche sui ricoveri dei poveri. (p. 42)
*{{NDR|Sulle [[Ferrovia|ferrovie]]}} [...] uno dei grandi meriti di queste mangiatrici di boschi è quello di aver cancellato i vecchi confini nazionali storici, che del resto vengono cambiati secondo l'arbitrio dinastico. Guardate solo le carte di una guida turistica! Nient'altro che stazioni ferroviarie! E per questo motivo, se non esistessero le dogane sarebbe difficile tenere d'occhio quando si entra in un nuovo paese. Le ferrovie mescolano le lingue, prima fra i funzionari ferroviari e poi all'interno degli scompartimenti. Le ferrovie trasportano la flora, e per mezzo dei vagoni merci i diversi generi alimentari vengono trasportati in paesi che prima erano così rigidamente divisi. (pp. 49-50)
*La [[Grammatica italiana|grammatica italiana]] era decisamente un errore. In un libro di quarantasette pagine avevano la coscienza di infilare «risoluzioni», ''soggetto'', ''attributo'', ''oggetto''. Ebbe su di me lo stesso effetto della famosa sintassi di Svedbom che si usava una volta! Mi addormentai! Ma compiangevo i poveri bambini che non potevano starsene sdraiati su un divano e leggerla tenendo all'angolo della bocca una buona pipa di ''bird's eye''. (p. 57)
 
==''Gli isolani di Hemsö''==
Line 65 ⟶ 70:
 
==Bibliografia==
*August Strindberg, ''Dall'Italia'', a cura di Bruno Berni, Biblioteca del Vascello, Roma, 1993
*August Strindberg, ''Gli isolani di Hemsö'', traduzione di Mario Gabrieli, Sansoni Editore, Firenze, 1966.
*August Strindberg, ''La signorina Julie'' – Teatro Naturalistico II, introduzione e traduzione di Luciano Codignola, Adelphi, 1982. ISBN 88-459-0508-X