Antoine François Prévost: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
 
===Incipit===
Devo ricondurre meco il lettore al tempo della mia vita in cui conobbi per la prima volta il cavaliere Des Grieux...Tornavo un giorno da Rouen, dove ero andato a sollecitare dal Parlamento di Normandia un decreto giudiziario per la proprietà di certe terre, delle quali avevo assegnato a mia figlia i diritti di successione davanti a un mio avo materno.Avendo proseguito il viaggio fino ad Evreux, ove mi fermai a dormire la notte, giunsi il giorno dopo, nell'ora di desinare a Pacy, che non è lontano più di cinque o sei miglia. Entrando nel borgo, fui meravigliato di vedere tutti gli abitanti in subbuglio. Uscivano a precipizio dalle loro case per correre in folla a un mediocre albergo, dinanzi al quale stavano fermi due carri coperti. I cavalli, ancora bardati e visibilmente estenuati dalla fatica e dal caldo, dovevano essere giunti da pochi momenti. Mi fermai, curioso di conodcereconoscere il motivo del tumulto; ma poco potei sapere da quella gente eccitata che non badava quasi affatto alle mie parole.
 
===Citazioni===
*[...] per disgustare un [[cuore]] dall'[[amore]] non v'è peggior metodo che screditargliene le dolcezze e promettergli maggiori [[felicità]] nella pratica delle virtù.
* Nel modo in cui siamo creati, è certo che la felicità consiste nel piacere; sfido chiunque a formarsene un'altra idea; e dunque il cuore non ha bisogno di scrutare a lungo le proprie inclinazioni per sentire che di tutti i piaceri il più soave è quello dell'amore.
 
{{NDR|Antoine François Prévost, ''Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut'', traduzione di Libero Aureli, Fratelli Treves, Milano, 1931.}}
 
'''Olga Merola'''<br>Sono costretto a riportare il lettore a quell’epoca della mia vita in cui incontrai per la prima volta il cavaliere di Grieux; fu circa sei mesi prima della mia partenza per la Spagna. Sebbene uscissi raramente dalla mia solitudine, l’affetto che nutrivo per mia figlia mi spingeva talvolta a compiere dei viaggetti che rendevo più brevi che potevo. Un giorno tornavo da Rouen, dove ella mi aveva pregato di sollecitare presso il tribunale di Normandia una pratica di successione di certi terreni sui quali le avevo concesso alcuni diritti derivatimi dal nonno materno. Dopo essermi rimesso in cammino, passando da Evreux, dove dormii la prima notte, arrivai l’indomani, per il pranzo, a Pacy, che ne è distante cinque o sei leghe. All’entrare del paese, fui sorpreso di trovare tutti gli abitanti in gran fermento; si precipitavano fuori di casa per correre in folla verso la porta di una rozza locanda, davanti a cui sostavano due carri coperti. I cavalli, ancora attaccati e fumanti di fatica e di caldo, attestavano che quelle vetture erano appena arrivate. Mi fermai un momento per informarmi del motivo di quel trambusto; ma non ottenni che scarse informazioni da quella gente piena di curiosità, che non prestava alcuna attenzione alle mie domande e che avanzava sempre più verso la locanda , spingendosi a vicenda con gran confusione.
 
===Citazioni===
*Ho constatato come, in tutta la mia vita, il Cielo ha sempre scelto, per infliggermi i più duri castighi, il momento in cui mi pare d'essere più fortunato. (p. 147)
*La costanza e la fedeltà non meritano che disperazione e abbandono (p. 168)
*Quanto è mai disgraziato quel padre che, dopo aver amato teneramente un figlio e dopo essersi prodigato per farne un galantuomo, si ritrova, alla fine, dinnanzi a un furfante, che lo disonora! (p. 191)
 
{{NDR|Antoine François Prévost, ''Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut'' (''Historie et Chevalier des Grieux et Manon Lescaut''), traduzione di Olga Merola, Gherardo Casini Edizioni Periodiche, 1966.}}
 
 
==Bibliografia==
*Antoine François Prévost, ''Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut'', traduzione di Libero Aureli, Fratelli Treves, Milano, 1931.
*Antoine François Prévost, ''Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut'' (''Historie et Chevalier des Grieux et Manon Lescaut''), traduzione di Olga Merola, Gherardo Casini Edizioni Periodiche, 1966.}}
 
==Altri progetti==