Claudio: differenze tra le versioni

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*Claudio, che fu buon imperatore, pel {{sic|vitupero}}<ref>Variante arcaica o letteraria di ''vituperio''.</ref> delle laidezze di Messalina, per l'ironia sanguinosa di Seneca, che l'adulò vivente e lo diffamò morto, per le novelle raccolte da Svetonio, ha scontato, prima nella vita e poi nella Storia, nella Letteratura, nel Romanzo e nel Teatro, la ridicolaggine procacciatagli dalle turpitudini di Messalina, da lui per troppo tempo tollerate, sebbene non giungesse, lo dicemmo, alla dabbenaggine di Marco Aurelio. ([[Umberto Silvagni]])
 
*Di salute cagionevole, sgraziato nel viso e balbuziente nell'ira, Claudio non ebbe né la grandezza di Augusto né la severità di Tiberio, e neppure si segnalò in campo come l'uno e l'altro fecero. Le vicende familiari lo avvolsero e lo travolsero in guisa che la sua figura è rimasta inseparabile da quella delle due ultime sue mogli; ma se lo studioso ne ricerca la vita politica nei racconti degli Storici, diventa agevole, meglio che per Tiberio, di scoprire il vero Claudio sotto il sembiante di quello falso, che ha fornito uno degli argomenti prediletti alla Commedia al Romanzo e a tanti libri che paiono sapienti. ([[Umberto Silvagni]])
 
*Quando cade la notte, la sovrana {{NDR|Valeria Messalina}}, mascherata, si reca nei sobborghi malfamati della Suburra. Ivi, nei lupanari più sordidi, si offre ai facchini. Se il suo augusto sposo, nello stesso momento, avrà avuto il ghiribizzo di assistere ad una seduta di tortura, il palazzo imperiale dei Cesari sarà vuoto: l'imperatore è alla prigione, l'imperatrice al bordello. ([[Georges Roux]])