Luigi Sturzo: differenze tra le versioni

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*È primo canone dell'[[arte]] politica essere franco e fuggire dall'infingimento; promettere poco e mantenere quel che si è promesso. (da ''Coscienza politica, Zanichelli)
*Fra coloro che amano la libertà per convinzione e coloro che amano la libertà a parole vi è una divergenza sostanziale: i primi sono convinti che la libertà rimedia ai mali che può produrre, perché al tempo stesso eccita energie nuove, spinge alla formazione di libere associazioni, sviluppa contrasti politici e sociali dai quali derivano i necessari assestamenti; gli altri, invece, hanno paura della libertà e cercano sempre il modo di imbrigliarla con una continua e crescente legislazione e con un'azione politica vincolatrice, che finiscono per soffocarla. (da ''Politica di questi anni anni. 1957-1959'', Zanichelli, Bologna)
*I popoli sotto [[dittatura]] anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a progredire, si affermano nella libertà e per la libertà. (da ''Politica di questi anni anni. 1948-1949'', Zanichelli, Bologna 1955)
*Il privato impiega il [[denaro]] assai meglio dello stato; la produttività dell'impresa privata è superiore a quella dell'impresa pubblica. Per una politica di maggior impiego di mano d'opera è obbligo dello stato non solo non ostacolare l'investimento privato, ma anche favorirlo. (da ''Politica di questi anni anni. 1950-1951'', Zanichelli, Bologna 1957)
*La [[Costituzione]] è il fondamento della Repubblica. Se cade dal [[cuore]] del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre [[libertà]]. (Discorso al Senato della Repubblica, 27 giugno 1957, da ''Scritti di carattere giuridico: discorsi e attività parlamentare (1951-1959)'', Zanichelli)
*La libertà non è divisibile; buona nella politica o nella religione e non buona nell'economia o nell'insegnamento: tutto è solidale. Vedo che certi cattolici sociali ora sarebbero disposti ad abbandonare la libertà economica e non comprendono che essi così abbandonano la libertà in tutti i campi, anche quello religioso. (da ''Miscellanea londinese'', Zanichelli, Bologna 1970)
*La [[società]] non è un'entità o un organismo al di fuori e al di sopra dell'individuo. (da ''Del metodo sociologico'', Zanichelli, Bologna 1970)
*Lo Stato­ è per definizione inabile a gestire una semplice bottega di ciabattino. (11 agosto 1951, da ''Opera omnia'', Zanichelli)
*Lo stato italiano è largo e generoso: crea nuovi enti. Dal giorno che ha preso la malattia dell'entite, non si ferma più. (da ''Politica di questi anni anni. 1951-1953'', Zanichelli, Bologna 1963)
*Nella [[politica]], come in tutte le sfere dell'attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l'attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccoglierne i frutti. (da ''Politica di questi anni anni. 1948-1949'')
*Non è lo stato che rende vitali i suoi organi; è l'uomo che li vivifica, l'uomo che li mortifica, l'uomo singolo e organizzato, la persona reale effettiva, non l'ente astratto che si usa chiamare stato. (da ''Politica e morale'', Zanichelli, Bologna 1972)
*Non si possono attuare grandi riforme sociali se non in clima di libertà, con reale senso di moralità pubblica, in un'economia che si risana e in una struttura statale ferma, agile e responsabile. (da ''Politica di questi anni anni. 1950-1951'')
*Un programma politico non si inventa, si vive. (da ''Il Partito popolare italiano'', Zanichelli)