Solipsismo: differenze tra le versioni

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Francis Herbert Bradley
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Citazioni sul '''solipsismo'''.
 
*L'argomentazione a favore del solipsismo, espressa nel modo più semplice, è la seguente: «Non posso trascendere l'esperienza, e l'esperienza deve essere la ''mia'' esperienza. Da ciò segue che nulla oltre il mio io esiste; perché ciò che è esperienza fa parte dei suoi stati».<br>L'argomentazione deriva la sua forza, in parte da una falsa teoria, ma in larga misura, forse, da una spaventosa oscurità. ([[Francis Herbert Bradley]])
 
*La proposizione, posta dai filosofi, ripetuta dal volgo, ma non creduta da nessuno, che io, in quanto io, sono un soggetto e non oggetto, e che le cose che mi stan davanti (al pensiero od ai sensi, non importa) sono oggetto e non soggetti, è falsa. Io, soggetto; ma il sole, la luna, l'ulivo, oggetto. Una tale proposizione, ripetuta da tutti, non è, in realtà, creduta da nessuno. Se creduta fosse da qualcuno, questi necessariamente sarebbe un solipsista, solipsista di fatto e non soltanto di dottrina, sarebbe cioè il solo, l'unico. Solipsista di fatto, perché tutti gli enti si presentano a lui, per quanto più o meno affini con lui, così come gli si presentano il sole e la luna, e quindi come oggetto, se l'oggettività sta in questo presentarsi di enti opposti a colui al quale si presentano, e separati da lui. Ed un solipsista conseguente non deve intendere nessuno e da nessuno deve essere inteso. Unico re di un morto universo deve finire certo col rinunziare al regno per vivere nell'universo e solo così, se mai, regnare. ([[Pantaleo Carabellese]])