Sessantotto: differenze tra le versioni

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*Se il [[pensiero]] non è disciplinato non riusciamo più a far nulla e ci troveremo dinanzi solo i residui del '68, i residui della mentalità soggettivistica che confonde sincerità, spontaneità con la bontà e con il valore, che prende la festa in sé come motivo, come valore, non curandosi poi se la festa distrugge l'uomo. ([[Ersilio Tonini]])
*''Se non fu solo una mistificazione | quel Sessantotto tanti anni fa, | i balordi sono la ragione | critica di ogni società | e i disperati una nazione | che deve avere fede e pietà, | dove nessuno vale più un padrone | ed anche il tempo lo sa''. ([[Nomadi]])
*Sessantotto sì, Sessantotto no. Sessantotto giusto, Sessantotto sbagliato. Sessantotto borghese, Sessantotto proletario. Sessantotto pacifico, Sessantotto violento. ([[Caparezza]], ''[[Saghe mentali]]'')
*Sono state poste un’infinità di domande, ma risposte ne sono piovute poche. La demolizione dei valori precedenti ha lasciato un vuoto e il vuoto quasi mai si riempie con cose positive, ma produce caos. ([[Silvio Orlando]])
*Una creti­neria bell'e buona. ([[Dino Buzzati]])