Pantaleo Carabellese: differenze tra le versioni

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*[...] con la dottrina di Gregorio, si è giunti a tanto alta vetta del potere pontificio, da affermare che nel mondo umano nulla debba farsi senza il beneplacito del pontefice, cosi come, nell'universo, niente può avvenire senza o contro il sommo volere di Dio; quando tal vetta abbiamo, idealmente almeno, conquistato, può ben Gregorio esclamare: «''Unicum est nomen in mundo, papae videlicet''<ref>Noi crediamo col Martens che qui non si voglia significare che solo al vescovo di Roma si debba dare il nome di papa, perchè nel sec. XI già era generale l'uso di tal nome per indicare il capo supremo della Chiesa; ma si voglia invece esprimere che nulla possa paragonarsi al nome ed alla dignità pontificia [...]. {{NDR|N.d. A.}}</ref>». (Parte prima, cap. II, p. 43)
 
*La ierocrazia [...] nel suo valore sociale politico era il portato necessario del cattolicesimo e del papato, e tale fu la dottrina professata e in teoria e in pratica da Gregorio. (Parte prima, cap. II, p. 45)
 
==Note==