Angelo Del Boca: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Angelo Del Boca: la sconfitta di Adua
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*[[Luigi Cadorna|Cadorna]] è stato per ventinove mesi il vero, indiscusso padrone dell'Italia. Nessuno, prima di lui e dopo di lui ([[Benito Mussolini|Mussolini]]<nowiki/> compreso), si è arrogato il diritto di vita e di morte su tutti gli abitanti della penisola. Disponeva, a suo piacimento, di uno degli eserciti più potenti del mondo, continuamente rafforzato con immani trasfusioni di sangue. Disponeva di propri tribunali di guerra, che imponevano la sua legge. Attraverso la censura militare metteva un bavaglio a combattenti e a civili. In accordo con [[Sidney Sonnino]], poteva senza battere ciglio decretare la morte per fame di 100.000 prigionieri. Per finire, era l'uomo che non aveva il minimo imbarazzo nel diramare direttive di questo tenore: «Deve ogni soldato essere certo di trovare, all'occorrenza, nel superiore il fratello o il padre, ma anche deve essere convinto che il superiore ha il sacro potere di passare immediatamente per le armi i recalcitranti ed i vigliacchi» (da ''Italiani, brava gente?'' Neri Pozza,, Vicenza, 2005, p. 67)
 
*La verità è che la sconfitta di Adua brucia più ai Savoia che al popolo italiano.<ref>Citato in Romano Bracalini, ''Vittorio Emanuele III il re "vittorioso"'', I edizione Oscar Biografie e storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1987, ISBN 88-04-29770-0, cap. XVIII, p. 233.</ref>
 
*{{NDR|Sul film ''[[Africa addio]]''}} Non c'è un istante, in due ore e mezzo di proiezione, in cui un africano sia innalzato alla dignità di uomo. Si sottolineano i particolari più disgustosi, i denti cariati, le bocche parte in atteggiamento ferino per passare con uno stacco allusivo alle fauci delle belve.<ref name="Hollywood sul Tevere">Citato in Sansonna Giuseppe, ''Hollywood sul Tevere. Storie scellerate'', Minimum Fax, Roma, 2016.</ref>