Julius Evola: differenze tra le versioni

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*A partir da un dato punto, non è più per il sangue, non più per gli affetti, non più per la patria, non più per un umano destino che potrai ancora sentirti unito a qualcuno. Unito ti potrai sentire solo con chi è sulla tua stessa via. (da [https://books.google.it/books?id=v17KwnSmRhAC&pg=PA173&dq=A+partir+da+un+dato+punto,+non+%C3%A8+pi%C3%B9+per+il+sangue,+non+pi%C3%B9+per+gli+affetti,+non+pi%C3%B9+per+la+patria,+non+pi%C3%B9+per+un+umano+destino+che+potrai+ancora+sentirti+unito+a+qualcuno.&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjgjcXHwpT2AhUshP0HHZ4_ATsQ6AF6BAgKEAM#v=onepage&q=A%20partir%20da%20un%20dato%20punto%2C%20non%20%C3%A8%20pi%C3%B9%20per%20il%20sangue%2C%20non%20pi%C3%B9%20per%20gli%20affetti%2C%20non%20pi%C3%B9%20per%20la%20patria%2C%20non%20pi%C3%B9%20per%20un%20umano%20destino%20che%20potrai%20ancora%20sentirti%20unito%20a%20qualcuno.&f=false ''Introduzione alla Magia quale scienza dell'Io'', Gruppo di Ur - a cura di Julius Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 1987, p. 173])
*Il mondo è libero: scopi e ragioni, «evoluzione», fato o provvidenza, tutto ciò è nebbia, è cosa inventata da esseri che non sapevano ancora andare da sé e abbisognavano di dande ed appoggi. (da [https://books.google.it/books?id=v17KwnSmRhAC&pg=PA171&dq=Il+mondo+%C3%A8+libero:+scopi+e+ragioni,+%C2%ABevoluzione%C2%BB,+fato+o+provvidenza,+tutto+ci%C3%B2+%C3%A8+nebbia,+%C3%A8+cosa+inventata+da+esseri+che+non+sapevano&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwizxLD-wpT2AhVzi_0HHTeBCmAQ6AF6BAgIEAM#v=onepage&q=Il%20mondo%20%C3%A8%20libero%3A%20scopi%20e%20ragioni%2C%20%C2%ABevoluzione%C2%BB%2C%20fato%20o%20provvidenza%2C%20tutto%20ci%C3%B2%20%C3%A8%20nebbia%2C%20%C3%A8%20cosa%20inventata%20da%20esseri%20che%20non%20sapevano&f=false ''Introduzione alla Magia quale scienza dell'Io'', Gruppo di Ur - a cura di Julius Evola, Edizioni Mediterranee, Roma 1987, p. 171])
*Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta «massoneria speculativa» continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come «speculazione» qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima.<br>Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica, per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da ''Il mistero del Graal'', saggio introduttivo di Franco Cardini, appendice e bibliografia di Chiara Nejrotti, Edizioni Mediterranee, Roma, 2013, [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false p. 216]. ISBN 978-88-272-2277-5) (p. 216)
*Non la semplice sottomissione ma l'adesione e il riconoscimento da parte dell'inferiore sono [...] la base fondamentale di ogni gerarchia normale e tradizionale. Non è il superiore che da bisogno dell'inferiore, ma è l'inferiore che ha bisogno del superiore; non è il capo che ha bisogno dei gregari ma è il gregario che ha bisogno di un capo. (da ''Ricognizioni: {{small|uomini e problemi}}'', Edizioni Mediterranee, Roma, 1985, [https://books.google.it/books?id=z8NRrqgNpooC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA45&dq=&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45])
*Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta «massoneria speculativa» continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come «speculazione» qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima.<br>Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica, per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da ''Il mistero del Graal'', saggio introduttivo di Franco Cardini, appendice e bibliografia di Chiara Nejrotti, Edizioni Mediterranee, Roma, 2013, [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false p. 216]. ISBN 978-88-272-2277-5)
 
== ''Cavalcare la tigre'' ==
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{{NDR|Julius Evola, ''Orientamenti'', Imperium, 1950.}}
 
==''Ricognizioni''==
 
===[[Incipit]]===
Preso in un senso ampliato, il termine «umanismo» è forse il più atto a caratterizzare l'orientamento principale e il fondo ultimo della civiltà dell'èra moderna.
 
===Citazioni===
*[...] il termine ''otium'', in antitesi a ''labor'' e ''negotium'', spesso fu usato dai classici per designare non la fannullagine, ma il tempo dedicato ad attività non materiali, intellettuali, a studi, alla letteratura, a speculazioni e simili; mentre ''otium sacrum'' figurò nella stessa terminologia religiosa e ascetica, associato all'attività contemplativa. Qui non sapppiamo resistere alla tentazione di citare un proverbio spagnolo: ''el hombre che trabaja pierde un tiempo muy precioso'', cioè «l'uomo che lavora (in senso proprio) perde un tempo assai prezioso». Perdere questo tempo prezioso – perché meglio utilizzabile – può essere una necessità, una triste necessità. ''Ma il punto fondamentale dovrebbe essere il rifiuto di fare di tale necessità una virtù e esaltare una società di cui essa sia la chiave di volta''.<br>In ogni visione sana e normale della vita il lavoro deve essere considerato come un semplice mezzo di sostentamento nel caso di esseri non qualificati per svolgere una attività di un genere più alto. Lavorare come fine in sé e oltre quanto occorre pel proprio mantenimento è una aberrazione – e proprio il lavoratore dovrebbe capirlo: l'«eticità del lavoro», l'«umanesimo del lavoro», il «lavoro come onore» e tutte le altre chiacchiere non sono che mezzi per mistificarlo e per meglio saldare le catene che lo legano al meccanismo della «produzione» divenuta quasi un processo autonomo. (da ''Lo Stato e il Lavoro'', pp. 34-35)
*Non la semplice sottomissione ma l'adesione e il riconoscimento da parte dell'inferiore sono [...] la base fondamentale di ogni gerarchia normale e tradizionale. Non è il superiore che da bisogno dell'inferiore, ma è l'inferiore che ha bisogno del superiore; non è il capo che ha bisogno dei gregari ma è il gregario che ha bisogno di un capo. (da ''Ricognizioni: {{small|uomini e problemi}}'', Edizioni Mediterranee, Roma, 1985, [https://books.google.it/books?id=z8NRrqgNpooC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA45&dq=&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45])
 
==Citazioni su Julius Evola==
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*Julius Evola, ''La Metafisica del sesso'', Edizioni Mediterranee, 1994.
*Julius Evola, ''La tradizione ermetica'', Edizioni Mediterranee, 1996.
*Julius Evola, ''[https://books.google.it/books?id=z8NRrqgNpooC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA45&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false Ricognizioni: {{small|uomini e problemi}}]'', Edizioni Mediterranee, Roma, 1985.
*Julius Evola, ''Rivolta contro il mondo moderno'', Hoepli, 1934.