Donne genovesi: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Che dovrei dire delle donne e delle giovani fanciulle? Se mi è permesso, direi che sono tutte dee, talmente belle, di tanto splendidi abiti e di tali costumi sembrano essere adorne. ([[Antonio Astesano]])
*Comunemente portano guarnegli bianchi et cingonsi in su le poppe con collari alti, et il culo ed i fianchi grossi et senza pianelle o basse basse scarpette rosse, calze nere, le gamurre corte una spanna, più lunghe dinanzi che di drieto, in modo che paiono scregnute. ([[Giovanni Battista Ridolfi]])
*Donne brutte e nello stesso tempo attiranti (per riflessione) in una di quelle stradine parallele al mare e che non ho potuto ritrovare. ([[Gustave Flaubert]])
*E cavalcano le donne tutte come gli uomini a cavalcioni ed hanno migliore tempo che gente del mondo, onde è un proverbio che dice: «Asini d'Alessandria, preti d'Inghilterra e donne genovese hanno più bel tempo che gente del mondo», perché gli asini portano le selle e son cavalcati e vezegiati come son qua i cavagli, i preti là (in Inghilterra) possono torre moglie et le donne genovese hanno gran libertà et ogni cosa vanno a comprare da loro pe' loro bisogni. ([[Giovanni Battista Ridolfi]])
*{{NDR|Sulla popolazione di Genova}} È come un formicaio convulso: vecchie nere, donne molli e grasse, ragazze {{Sic|agile}} e graziose, marinai dalla faccia {{Sic|scure}} e gli occhi azzurri, operai e soldati. ([[Pío Baroja]])
*''E vidi un'altra novità in quella | città, che dura da la state al verno, | che strana pare, quando si novella: | io dico che i demoni de lo 'nferno | non son sì neri, come stan dipinte | le donne qui, ché più non ne discerno | che gli occhi e i denti, sì son forte tinte.'' ([[Fazio degli Uberti]])